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Policlinico di Messina, stop al servizio pulizie: Cgil contro chiusura di Radiologia

MESSINA. Incrociano oggi le braccia i circa 230 lavoratori che si occupano delle pulizie al Policlinico universitario. Il ritardo nel pagamento degli stipendi la causa della protesta come annunciato dal sindacato Filcams Cgil. "All’inizio di gennaio - ricorda l'organizzazione di categoria - avevamo inviato all’azienda, la “Riso” di Messina, che gestisce il servizio da circa un anno, una lettera di richiesta di chiarimento e di incontro alla quale non abbiamo mai ricevuto risposta". La Filcams si è rivolta anche al Policlinico che a quanto pare paga puntualmente l’impresa, facendo presente il profondo disagio dei lavoratori e chiedendo di intervenire ed eventualmente sostituirsi alla ditta nel pagamento dei lavoratori. "Ma anche in questo caso - evidenzia il sindacato - non è stata data alcuna risposta alla nota". Ieri il personale è stato in assemblea. All'ospedale Piemonte, invece, la Fp Cgil contesta la decisione della direzione di voler chiudere la Radiologia. "Non si comprendono le motivazioni che potrebbero indurre a una decisione così insensata, che danneggerebbe sia i cittadini/fruitori che la struttura stessa - segnala la Funzione Pubblica - a vantaggio delle limitrofe strutture private che esulterebbero per questo clamoroso “assist”". Secondo quanto sostenuto dal sindacato il provvedimento sarebbe in netto contrasto con le politiche programmatiche regionali sull'abbattimento delle liste di attesa e soprattutto non giustificherebbe la presenza di “macchine pesanti” tipo la Rmn che sarebbe totalmente inutilizzata, in barba alle più elementari regole di governance che vorrebbero tali apparecchiature funzionanti ininterrottamente h12 al fine di essere produttive. I sindacalisti Clara Crocè, Carmelo Pagana e Antonio Trino sottolineano che "non si possono neanche accettare, a suffragio di questa ipotetica decisione, giustificazioni di carenza di figure professionali. Si ricorda, infatti, che in fase di predisposizione della pianta organica, la Fp Cgil contestò fortemente le scelte operate. Alle nostre contestazioni il Commissario rispose che “la mission e la vision aziendale sono prerogativa datoriale”. Il sindacato ha richiesto l'immediata revoca dell'atto preannunciando clamorose iniziative di protesta.

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