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Barcellona, disposto il carcere duro per l’imprenditore Aliberti: vicino ai clan

BARCELLONA. Disposto il regime di carcere duro per Francesco Aliberti, 60 anni. L'imprenditore barcellonese era stato arrestato lo scorso luglio nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha 4", condotta dai carabinieri che ha puntato i riflettori sulla famiglia mafiosa barcellonese. Aliberti, imprenditore nel settore dei serramenti, è stato ristretto al regime di 41 bis, nel carcere di Spoleto. La decisione di applicare ad Aliberti le ristrettezze del carcere duro, è del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri che ha accolto la richiesta avanzata dai sostituto procuratori della Dda Vito Di Giorgio, Angelo Cavallo e Giuseppe Verzera.

Aliberti è considerato dagli investigatori uno dei promotori dell'associazione mafiosa che si era da poco costituita a seguito delle importanti indagini antimafia che avevano portato in carcere boss storici ed affiliati del sodalizio barcellonese. Dopo le tre operazioni "Gotha", che hanno indebolito i vertici della mafia barcellonese e dopo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che hanno permesso di conoscere la struttura, la composizione ed il modo di agire, l'organizzazione mafiosa avrebbe cercato di riorganizzarsi e di ricompattarsi attorno a nuove leve e nuovi personaggi.
Una ricostituzione azzerata dall'operazione "Gotha 4". In Gotha 1, 2 e 3 un importante contributo era stato fornito dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia da Carmelo Bisognano fino a Santo Gullo ed Alfio Castro ed altri. In "Gotha 4" sono arrivate anche le dichiarazioni del giovane collaboratore di giustizia, Salvatore Campisi. Proprio Campisi aveva raccontato che in occasione di un incontro avvenuto a luglio del 2011 aveva ricevuto la conferma dell'investitura a reggente che gli era stata riconosciuta perché aveva ricevuto l'autorevole avallo di Sam Di Salvo.
Ha poi riferito che il mese successivo c'era stata una riunione dalla portata strategica e che l'indagato fosse stato investito di un ruolo di primo piano in seno al sodalizio barcellonese in quanto avrebbe assunto la funzione di ultimo collettore dei proventi scaturenti dalle attività illecite cui le diverse cellule criminali presenti sul territorio risultano dedite.

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