MESSINA. Ultime 24 ore concesse al Comune per evitare il dissesto economico-finanziario. Ieri la conferenza dei capigruppo e l'assessore al Bilancio Guido Signorino hanno deciso di far presentare all'amministrazione un nuovo Piano di riequilibrio per ottenere i prestiti statali in grado di salvare Palazzo Zanca dal crac. In serata l'aula dovrà votare e probabilmente boccerà il Piano in modo che la giunta ottenga una proroga di 60 giorni per poter disegnare un nuovo atto di allineamento dei conti.
Ieri i revisori dei Conti hanno stoppato il primo iter pensato dall'amministrazione: ovvero che l'aula respingesse il Piano dell'ex commissario Luigi Croce e ottenere la proroga da 60 giorni. Il presidente dei Revisori, Dario Zaccone ha spiegato che ”non c'erano le condizioni per rilasciare parere favorevole alla delibera che avrebbe bocciato il Piano di riequilibrio approvato dall'ex commissario e dall'ex consiglio perché non c'è la fattispecie giuridica legata ai provvedimenti nazionali generali”.
I tempi sono molto stretti e anche in questa occasione i capigruppo di centrodestra e centrosinistra hanno sottolineato come non sia più possibile andare avanti inseguendo l'ultimo minuto senza poter approfondire la questione più delicata: come scacciare l'ombra del dissesto.
IL SERVIZIO COMPLETO NELL'EDIZIONE DI MESSINA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.
Comune di Messina, è incubo dissesto
Ieri la conferenza dei capigruppo e l'assessore al Bilancio Guido Signorino hanno deciso di far presentare all'amministrazione un nuovo Piano di riequilibrio per ottenere i prestiti statali in grado di evitare il dissesto
Caricamento commenti
Commenta la notizia