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Interventi urgenti sulla via per San Gregorio, in sicurezza quasi tutta la costa

Entro fine settimana la voragine aperta a fianco del muraglione di contenimento sarà riempita cercando di fermare l’effetto sifonamento alla base del terreno

MESSINA. La provincia regionale di Messina provvederà ad intervenire per fronteggiare i danni provocati a San Gregorio dalla mareggiata degli ultimi giorni che, domenica mattina, ha risucchiato in mare una ventina di metri di marciapiedi del lungomare nella zona compresa tra il locale “La Tartaruga” e la piazzetta dei pescatori. È stato deciso subito dopo il sopralluogo svoltosi ieri ed al quale hanno preso parte i tecnici della Provincia, Benedetto Sidoti Pinto e Nino Letizia e da quelli del Comune paladino, architetto Mario Valenti (esperto ai lavori pubblici del sindaco) e Alfredo Gugliotta, responsabile dell’ufficio di protezione civile.

In pratica è stato deciso un primo intervento tampone in attesa di tempi migliori dal punto di vista delle disponibilità finanziarie con le quali pianificare lavori più consistenti a salvaguardia della sede stradale. Così entro fine settimana, la voragine che è aperta a fianco del muraglione di contenimento della strada sarà riempita cercando di fermare l’effetto “sifonamento” che ha portato a svuotare la base del terreno dove poggia la strada e numerosi altri manufatti. Poi si procederà alla pavimentazione del marciapiede per riaprirlo al transito in condizioni di massima sicurezza.

I tecnici della provincia hanno anche annunciato l’immediato intervento anche per quanto riguarda l’altra emergenza che l’erosione della costa ha provocato in questi mesi. Si tratta dei preoccupanti smottamenti della curva del faro sempre sulla stessa strada provinciale 147 (la cosiddetta panoramica) ed anche qui con un intervento tampone. Si dovrebbe procedere anche in questo caso ad un riempimento della base stradale con la successiva posa di un tappetino di asfalto che renderebbe omogeneo il camminamento o la percorrenza su ruote.
I lavori definitivi, invece, slitteranno a quando il bilancio provinciale consentirà investimenti più rilevanti. Cioè, presumibilmnete alle calende greche. Appare chiaro, infatti, che serviranno cospicue somme per procedere a consolidamenti alla base del muraglione, sulla battigia per quanto riguarda la zona del faro mentre a San Gregorio si dovrà ricostruire il tratto di muraglione del lungomare con il sistema delle palancole.
Già Comune e Provincia Regionale di Messina erano intervenuti nei due punti in cui oggi si propongono le emergenze ma con scarsi risultati visto che l’ avanzata del mare ha riportato indietro le lancette del tempo e della linea di costa che ormai lambisce pericolosamente quasi ovunque la strada.

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