MESSINA. Il sindaco Renato Accorinti resta al suo posto. Sarà a lui a governare per i prossimi quattro anni e mezzo. Il tribunale amministrativo ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da tre elettori del suo antagonista: il candidato del partito democratico Felice Calabrò. Accolta la tesi dell'avvocato difensore di Accorinti, Arturo Merlo. All'appello mancavano alcuni documenti come il certificato elettorale dei ricorrenti in originale. Le schede poggetto del contendere, circa 54, inoltre, non sarebbero state contestate direttamente ai seggi dai rappresentanti di lista.
Si chiude il più velocemente possibile una vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso l'esecutivo guidato dal sindaco pacifista. Occore capire se i ricotrrenti vorranno continuare la loro battaglia proponendo appello al Consiglio di Giustizia amministrativa. Accorinti era stato eletto nel giugno scorso, sostenuto dalla lista civica cambiamo Messina dal basso battendo al ballottaggio il candidato del Pd Calabrò sostenuto dal deputato Francantonio Genovese e da una parte dei partiti del centrosinistra. Adesso Accorinti dovrà superare un'altra difficile prova. Entro sessanta giorni dovrà presentare un piano di riequilibrio finanziario credibile. Sul Comune peserebbero debiti per più di cinquecento milioni di euro. Da scacciare c'è lo spettro del dissesto.
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