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Patti, vertice sugli alloggi popolari pericolanti I tecnici: non sarà necessario demolire

PATTI. “Non sono pessimista, in quanto sembrerebbe che non ci sia bisogno di effettuare la demolizione, ma che attuando degli interventi di risanamento statico nei pilastri si potrebbe ottenere la sicurezza necessaria della stabilità. Tuttavia per avere la massima certezza saranno effettuati nel corso della prossima settimana degli ulteriori approfonditi controlli e monitoraggi estendendoli anche alle altre due palazzine. A tal proposito abbiamo già dato in appalto ad una ditta il compito di effettuare queste indagini per cui entro la prossima settimana saremo in grado di poter sapere quale delle due strade da seguire”. Lo afferma il responsabile dell’area tecnica dello Iacp, Isituto Autonomo Casa Popolari, Achille D’Arrigo, quanto emerso nel corso del secondo summit svoltosi nella sala consiliare del Palazzo delle Aquile, coordinato dal sindaco Mauro Aquino, in merito alla situazione venutasi a creare dopo lo sgombero della palazzina A di via Molino Croce. Erano presenti al vertice, Gabriele Scolaro dello Iacp, Carmela Livoti in rappresentanza della Protezione Civile , l’esponente del Cpt, comitato paritetico territoriale per la sicurezza sul lavoro, Pippo Moroso. Facevano parte del tavolo tecnico anche l’assessore Nicola Molica e i responsabili dei locali settori tecnici, Tindaro Triscari e Carmelino Crisafulli. “ Diciamo che è questo l’auspicio di tutti – spiega il sindaco Aquino - in modo che non si arrivi, anche per i per i tempi decisamente più lunghi che comporterebbe la demolizione e la successiva ricostruzione, sia per la necessità di risorse più ingenti. La cosa su cui ho insistito e continuo ad insistere e che si facciano rapidamente tutte le verifiche necessarie e si assumano le decisioni più opportune per garantire la sicurezza delle persone, nei tempi più brevi possibili”.
Al momento ci sono sette nuclei familiari, 18 persone, sradicati dalle proprie case, dal proprio ambiente di vita, ospitate anche se nelle migliori condizioni possibili, nei residence di contrada Galice, senza dimenticare che nella malaugurata ipotesi se ne potrebbero aggiunge altri 20 nuclei per un complessivo totale di circa 50 persone. “Da questo punto di vista – prosegue Aquino - le parole dell’ingegnere D’Arrigo mi hanno non poco confortato. Inoltre ho ricevuto assicurazioni che da martedì prossimo inizieranno i carotaggi e gli esami che verranno eseguiti nel più breve tempo possibile sia per la palazzina A ma anche le altre due, B e C . Rimango invece in attesa di risposte circa il reperimento di alloggi presso cui sistemare le famiglie attualmente sgomberate”.

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