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Voto di scambio ad Acquedolci: indagate sei persone

ACQUEDOLCI. La Procura di Patti ha iscritto nel  registro degli indagati sei persone ad Acquedolci (Me)  nell'ambito di un'indagine per voto di scambio e abuso d'ufficio  in occasione delle elezioni amministrative del 2012. A fare  scattare l'inchiesta l'esposto alla Guardia di Finanza del  candidato a sindaco sconfitto Sergio Mezzanotte.      L'avviso di garanzia è stato notificato al sindaco Ciro  Gallo, al suo vice Antonino Giambò, al figlio Salvatore Giambò,  ad Antonino Calà Campana, nipote di un candidato al consiglio  comunale, all'imprenditore Francesco Magistro e ad Antonino  Calabrese. Per il sindaco Gallo e per Calà Campana l'accusa è  quella di aver pagato 300 euro ad una famiglia per il voto. Al  vice sindaco Giambò viene invece contestato anche l'abuso  d'ufficio perchè tra i suoi primi provvedimenti a maggio 2012,  c'è stata l'assegnazione di un alloggio popolare, revocato al  precedente titolare; per gli investigatori, sarebbe stata la  contropartita per ottenere i voti. All'imprenditore Francesco  Magistro e a Salvatore Calà sono invece contestate offerte di  assunzioni in una ditta per veicolare preferenze, mentre   Antonino Calabrese è accusato di essersi introdotto con forza  all'interno della cabina elettorale del seggio nel quale aveva  accompagnato il padre. 

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