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«Buco» da 18 milioni a Messinambiente Scatta l’inchiesta, carabinieri negli uffici

A segnalare anomalie era stato anche il sindaco Accorinti: lo smaltimento costa alla città 50 milioni di euro all’anno

MESSINA. Dai compensi straordinari esorbitanti, ai camion della società pubblica che viaggiavano mezzi vuoti verso la discarica a differenza di quelli privati, presi a noleggio, che viaggiavano invece a pieno carico.
Il sindaco Renato Accorinti e il consigliere del partito democratico Daniele Zuccarello, indipendentemente l'uno dall'altro, denunciano pubblicamente nei giorni scorsi le presunte anomalie riscontrate nella gestione dei rifiuti e la magistratura apre un fascicolo. Ieri mattina i carabinieri della compagnia Mesin Sud si sono presentati negli uffici ragioneria del Comune, dove ci sono tutte le carte relative alla società che gestisce i rifiuti. La Procura ha dunque acceso i riflettori sull'intero ciclo dei rifiuti che per la città ha un costo di 50 milioni di euro all'anno. Un costo che si è tramutato nell'imposizione di un tributo, la tares, salatissimo, arrivato a costare ad alcuni commercianti sino a ottomila euro all'anno.UN SERVIZIO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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