MILAZZO. Dissesto sì dissesto no, a distanza di quasi un anno e, dopo cinque ricorsi al TAR ed al CGA, e un pronunciamento della Corte costituzionale, ancora nel palazzo municipale regna una grande confusione. Intanto, l'amministrazione comunale, al fine di chiarire la propria posizione, ha deciso di diramare un comunicato. Come nei casi precedenti, né il sindaco Carmelo Pino né l'assessore alle Finanze, Pippo Midili, hanno voluto rilasciare dichiarazioni, «ossequiosi delle decisioni assunte dalla magistratura amministrativa». In ogni caso, non può non sottolinearsi la divergenza di interpretazione normativa che si è evidenziata tra il Tar, il Cga e la Corte dei Conti. «Senza precedenti in materia finanziaria - spiega la nota - lo scontro in atto tra organi dello Stato su un caso destinato inevitabilmente a fare giurisprudenza in tutta Italia; prudenza avrebbe voluto che i giudici del CGA avessero atteso la decisione della Cassazione sul ricorso per giurisdizione, così come cautamente deciso dal TAR Catania». I casi sono molteplici ma solo a Milazzo si è assistito ad una copiosa e controversa attività giuridica. «Sullo sfondo - continua il comunicato - una situazione economica che, indipendentemente dalle parti in causa, segna un rosso nei conti di oltre 40 milioni. Nessuno, fino ad oggi, si è scandalizzato del fatto che tale enorme mole di debito si sia accumulato nel breve spazio di 10 anni. Si è incentrata volutamente l'attenzione sulla dichiarazione di dissesto o meno. Il paradosso è rappresentato dalle allucinanti dichiarazioni di Forza Italia che, dopo avere amministrato per la passata legislatura la città di Milazzo, oggi si scaglia contro la nostra amministrazione e racchiude in otto punti un manuale della "ignoranza" normativa e contabile degna della passata legislatura». Secondo l'amministrazione, «tali dichiarazioni aggravate da un riferimento ai Revisori dei Conti che avrebbero reso di dominio pubblico, senza però averlo mai comunicato agli organi preposti, come siano stati loro trasmessi documenti non rispondenti alle scritture contabili. Una affermazione di gravità estrema che merita l'attenzione non solo della procura della Corte dei Conti a cui si invierà copia della dichiarazione». Intanto Forza Italia Milazzo con una nota spiega che «il consiglio comunale dopo l'insediamento, avrà la possibilità di attingere alla legge "salva comune" entro il 28 febbraio 2014, data ultima per accedere ai fondi». Su precari, invece, scrive che «possono stare tranquilli perché non è vero che senza il dissesto rischiano il posto. Il loro futuro è legato alla Regione. Purtroppo con il mancato rispetto del patto di stabilità momentaneamente si dovranno accontentare di una proroga fino al 2014. Il Consiglio si farà carico di approvare il bilancio 2014 di rispettare il patto di stabilità al fine di consentire negli anni a venire la possibilità della stabilizzazione».
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