SANT'AGATA DI MILITELLO. Confronto tra lavoratori Asu e contrattisti e l'amministrazione comunale. Presenti, nell'aula consiliare il sindaco Carmelo Sottile, gli assessori Marco Vicari e Sonia Minciullo, la ragioniera Giuseppina Smiriglia e il segretario generale Roberto Ribaudo. Una riunione per cercare di trovare una soluzione congiunta all'annoso problema che riguarda precari e lavoratori contrattisti dell'ente, in vista del rinnovo contrattuale sulla base della nuova legge regionale che condiziona la proroga alle risorse del bilancio comunale. Serve personale per il servizio scuolabus e da adibire alla cura del verde e allo spazzamento, servizio che il Comune vuole gestire, per quanto possibile, in house. Le unità che si renderanno disponibili verranno stabilizzate. L'amministrazione comunale ha chiesto ai rappresentanti sindacali di far pervenire una proposta, sulla base delle disponiblità di tutte le categorie. Quanti sono i lavoratori precari? «170 tra Asu e contrattisti, la maggior parte, circa 130, sono di categoria A, ma finora sono stati utilizzati per mansioni diverse - sottolinea l'assessore Vicari (Personale) - devono capire che, se vogliono da parte nostra la disponibilità affinché venga rinnovato a tutti il contratto, devono adempiere a compiti non soltanto interni, ma anche esterni. Da circa 7 mesi, stiamo cercando invano unità da assegnare al servizio scuolabus. Sembra quasi che vogliamo mandarli a lavorare in miniera, quando si tratta solo di accompagnare a scuola bambini, questione di un'ora. Non aderiscono agli ordini di servizio impartiti. Siamo stati abbastanza generosi fino a questo momento, ma davanti a questa stringente normativa regionale non possiamo più esserlo».
E spiega: "non viene più previsto quel 90 per cento che fino ad oggi era a carico della Regione per il pagamento degli stipendi. La legge regionale stabilisce l'istituzione di un fondo, non si sa a che titolo e quale sia l'ammontare, che poi verrà ridistribuito e non si sa neanche in che percentuale, tra tutti i comuni siciliani. Non possiamo esporre l'ente allo sforamento del patto di stabilità e quindi al dissesto finanziario".
Per poter rinnovare il contratto ai dipendenti, di anno in anno, per altri tre anni, così come previsto dalla legge regionale, l'amministrazione deve, comunque, certificare che tali lavoratori siano necessari e indispensabili per il funzionamento dell'ente.
«Cosa che questa amministrazione, appena insediata non può fare - evidenzia Vicari - sia per una questione di conoscenze e poi perché è un aspetto tecnico e non politico. Quindi, è una certificazione che deve fare ciascun capoarea. A fronte di questo, inoltre, sappiamo che non c'è una chiara distribuizione del personale in tutta la struttura». E conclude: "Come ha detto il segretario le eccezioni ci saranno. Ad esempio chi oggi è nei vigili urbani come ausiliario del traffico, vi resterà avendo maturato requisiti ed esperienza, che però va implementata. E chi invece ha particolari capacità nel ramo informativo, verrà utilizzato a tal fine. Ma è anche vero che molte categorie A devono capire che ormai il tempo delle vacche grasse è finito".
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