Messina

Giovedì 14 Novembre 2024

Prostituzione, 11 arresti fra Messina e San Fratello

MESSINA. I carabinieri hanno eseguito a Messina e San Fratello 17 ordinanze cautelari con l'accusa, a vario titolo, di concorso in riduzione in schiavitù, induzione, reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Undici persone sono in carcere, cinque agli arresti domiciliari ed una ha l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini, svolte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Messina, hanno accertato che l'organizzazione criminale gestiva sei case di prostituzione che agivano in un sistema di reciproca collaborazione per un incasso di circa mille euro al giorno. Le persone arrestate dai
carabinieri a Messina e San Fratello con l'accusa di riduzione in schiavitù e induzione alla prostituzione sono Vincenzo Inuso, 37 anni, Giovanni Cisco, 55, Carmela Comandè, 59, Michele Ferro, 44, Antonio Barrile, 46, Giuseppina Pulejo, 56, Lucia Mazzullo,45, Antonio Guarnera, 40, Giuseppe Bonsignore 56, Vincenza Piazza, 58, Alfredo Pascale, 65; ai domiciliari sono finiti Antonio Gumina, 42, Cirino Oriti, 66, Pietra Scucchia, 82, Santina Di Pietro Fazio, 41, e la srilankese Mallikawathi Edirisinga Arachchihe, 66 anni. Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria invece per Antonio Micale,  20 anni.
COSTRETTA A PROSTITUIRSI ANCHE LA COMPAGNA DELL'ARRESTATO. Tra le donne costrette a prostituirsi dalle persone arrestate stamani dai carabinieri anche la compagna di uno dei malviventi, madre di sei figli e senza alcun reddito. Sarebbe stata costretta a vendersi, subendo una vera e propria costrizione fisica e psicologica. Quando occorreva, anche le maitresse fornivano prestazioni sessuali. I clienti venivano contattati anche attraverso annunci sul web. Erano 15 le donne di età compresa tra i 21 ed i 50 anni che si prostituivano a rotazione a seconda delle richieste in sei diverse case tra Messina e provincia.

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