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Isola pedonale a Capo d'Orlando, si apre un’altra buca: allarme per il sottosuolo

MESSINA. Diventa preoccupante la situazione lungo l’isola pedonale di Capo d’Orlando interessata nelle ultime settimane da avvallamenti e cedimenti. Pochi giorni fa, all’incrocio tra la via Crispi e le via Piave si era aperta una piccola buca che ha costretto a chiudere per un giorno la strada in attesa dell’intervento degli operai della manutenzione che hanno ripristinato tutto.
Ieri mattina, invece, a pochi metri di distanza è improvvisamente collassata un tratto di strada, all’interno dell’area pedonale nei pressi di via Umberto. Una grossa buca che avrebbe potuto causare gravi conseguenze nel caso si fosse trovato a passare qualcuno.
Il crollo è avvenuto pochi istanti dopo il passaggio di un autocompattatore dei rifiuti (unico mezzo autorizzato a transitare nell’isola pedonale) mentre molti negozi non erano ancora aperti. Subito sono intervenuti gli operai del comune ed il tecnico Alfredo Gugliotta che hanno momentaneamente recintato l’area in attesa di valutare cosa stia accadendo.

I primi riscontri sembrano destare in effetti qualche preoccupazione in quanto l’ipotesi è che le piogge delle ultime settimane siano fuoriuscite da un vecchio cunettone che si troverebbe sotto la via Crispi, svuotando il terreno sotto la strada. Situazione per certi versi simile a quella avventa lungo la via Forno. All’interno della buca, si intravede un lungo cunicolo che lascia presagire come ad essere interessata da un effetto “sifonamento” sia una zona abbastanza ampia. Per questo serviranno approfonditi sopralluoghi, iniziati già nella giornata di ieri, ed un eventuale intervento per consolidare le vasche di raccolta delle acque piovane che poi devono confluire verso i piccoli corsi d’acqua che li trascinano in mare.

«In effetti - spiega il vice sindaco Aldo Leggio - sotto la via Crispi scorre un vecchio cunettone che per decenni convogliava le fognature, poi, con i lavori della nuova condotta ed il convogliamento delle fogne nei tubi, il tracciato servì a far scorrere le acque piovane».
«Le prime verifiche — aggiunge Leggio — ci dicono che sarebbero crollate le cosiddette spallette in cemento all’interno delle quali si trovava l’acqua per almeno sette metri ma bisognerà effettuare un monitoraggio complessivo per stabilire se vi siano altri tratti danneggiati». Un lavoro complicato visto che il vecchio cunettone attraversa gran parte del centro cittadino dalla stazione ferroviaria sino a via Cristoforo Colombo. (*segr*)

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