LIPARI. Vandali in azione nei cimiteri di Lipari ed Oliveri. Di notte nel cimitero eoliano di Pianoconte sono state danneggiate diverse tombe con la rottura delle croci ed in particolare in una è stata rubata una lastra intera di marmo bianco di 2 metri di lunghezza per circa un metro di larghezza con sopra 4 piccole lapidi. Ultimamente anche nel cimitero di Lipari ignoti ladruncoli hanno forzato il cancello di una cappella privata ed hanno rubato una lastra di marmo bianco di circa metri 2,25 di lunghezza per circa 90 centimetri di altezza.
«Vergognoso e squallido - hanno commentato alcuni isolani - anche i morti non possono riposare in pace». Vera Costanzo: «È vergognoso che ancora oggi accadano questi episodi» Salvatore Agrip: «Sono allibito». Guy Giuffrè: «Il fatto che non si siano limitati a sradicare interi marmi con palanchini vari ma hanno anche violato ed infranto lapidi la dice lunga sui loro sistemi da piede di porco». Giuseppina De Maria: «È vergognoso, non ci sono parole».
A Oliveri, in contrada Babbo, qualche chilometro distante dal centro, i ladri hanno potuto operare con tutta tranquillità attorno alle tombe. Così hanno portato via diversi vasi di varia forma, statuette artistiche ed altro da una quindicina di tombe visitate. Sul posto, per avere un quadro completo della situazione si sono recati, la mattina dopo, i vigili urbani assieme al sindaco, Michele Pino, cui non è rimasto altro che presentare la denunzia di quanto accaduto ai carabinieri della Stazione di Falcone che hanno avviato le indagini per risalire agli autori del grave fatto.
Quello di Oliveri non è che l'ultimo episodio di furto all'interno di un cimitero perché, in precedenza, i ladri, tutti, fino adesso, rimasti sconosciuti, hanno fatto man bassa di analoghi oggetti nei cimiteri dei vicini comuni di Terme Vigliatore, Furnari, Rodì e, sull'altro versante, di Brolo ed di altri cimiteri nebroidei.
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