BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Si allungano i tempi per la riapertura del punto nascite dell'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona. Non sembrano bastare infatti le due ordinanze del presidente del Tar di Catania, che hanno disposto la sospensione del provvedimento di chiusura del reparto, reso esecutivo nel novembre scorso dall'Asp di Messina. La conferma è arrivata dalle parole del nuovo commissario dell'azienda Giovanni Migliore: "Avvieremo ulteriori accertamenti interni nel più breve tempo possibile - ha dichiarato - prima di dare esecuzione a quanto disposto dal presidente del Tar di Catania. Il nostro obiettivo è garantire la massima sicurezza ai pazienti e queste verifiche saranno mirate proprio a questo obiettivo, senza farci condizionare dai controlli eseguiti dei giorni scorsi. Sul futuro, invece, dei punti nascita della provincia di Messina, stiamo elaborando un piano integrato che presenteremo a breve alla Regione, su cui, però, non posso anticipare nulla". Durante l'incontro, disertato dal presidente della Regione Rosario Crocetta e dell'assessore alla Sanità Lucia Borsellino, il sindaco Maria Teresa Collica ha chiarito la posizione dell'Amministrazione: "Chiediamo che vengano rispettate le decisioni dei giudici di Catania, che per due volte hanno disposto la riapertura del punto nascite, in attesa della rimodulazione del piano sanitario regionale. Allo stesso tempo vogliamo sottolineare il clima di tensione in cui si sono svolti i controlli dei carabinieri dei Nas, con un tentativo costante da parte di chi è professionalmente cresciuto nelle corsie del Cutroni Zodda di delegittimare l'ospedale di Barcellona, cercando di metterne in luce le carenze". Tra i banchi del consiglio comunale erano presenti alcuni consiglieri comunali, tra cui Giuseppe Imbesi, Filippo Bonansinga, Gianluca Sidoti, Lorenzo Gitto, Carmelo Cutugno, Orazio Calamuneri, Armando Alosi e Gianmarco Bauro. Particolarmente incisivo nel suo intervento è stato il capo gruppo Udc Paolo Calabrò. "La politica a tutti i livelli - ha dichiarato - si assuma la responsabilità della sue decisione, dichiarando cosa si vuole fare dell'ospedale di Barcellona. Se l'obiettivo è la chiusura, allora si parli chiaro alla gente, senza nascondersi dietro alle parole di circostanza. Un Pronto Soccorso senza il supporto di reparti fondamentali come Ostetricia, Cardiologia e Chirurgia, non può garantire l'emergenza-urgenza e mette a rischio la vita delle persone. Occorre fare una ragionamento serio sul futuro del Cutroni Zodda e se si deciderà di mantenerlo con la dignità di ospedale sarà necessità garantire una reale emergenza-urgenza".
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