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Sant'Agata, si sente male dopo la partita: i medici lo salvano

SANT'AGATA. Momenti di paura hanno trascorso parenti, amici e tifosi di Antonio Cannistraci, colpito da un principio di infarto poche ore dopo la conclusione della partita che la sua squadra l'Acquedolcese ha sostenuto sul campo della Stefanese nell'ultimo turno del campionato di Prima Categoria di calcio.
Fortunate circostanze hanno salvato da più gravi conseguenze il trentasettenne bomber di riconosciuto talento, che ha militato in numerosi tra società e rappresentative calcistiche santagatesi e della Sicilia.
Cannistraci che avvertito il forte malore al petto è stato subito accompagnato dal cugino, l’infermiere Salvatore Cannistraci, al reparto di pronto soccorso della città. Le prime cure ad Antonio Cannistraci sono state fornite dai medici del pronto soccorso con l'ausilio del cardiologo Salvatore Oriti.
I medici hanno ritenuto necessario il ricovero dello sfortunato centravanti in altro ospedale attrezzato di reparto cardiologico specialistico, e constatata la mancanza di posto letto all'ospedale di Cefalù hanno provveduto al trasferimento del paziente grave all'ospedale Papardo di Messina dove i sanitari sono intervenuti tempestivamente salvando Antonio Cannistraci da ulteriori complicanze del principio di infarto accusato. Per due giorni il centravanti benvoluto di tanti tifosi e sportivi della zona e della nostra è rimasto in osservazione medica nel reparto rianimazione dell'ospedale Papardo.
Grazie alla sua forte fibra di atleta, ma sopratutto al tempestivo intervento di tutti i medici che lo hanno assistito dal primo momento di difficoltà, Antonio Cannistraci sembra avviato a vincere la sua partita più difficile, ma il calcio agonistico per lui è destinato ad essere relegato nell'album dei ricordi.

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