Capo d'Orlando, sì alla riforma della raccolta dei rifiuti: pronto il nuovo piano d’ambito dell’Aro
CAPO D'ORLANDO. È stato trasmesso alla Regione nella giornata di ieri il nuovo piano d’ambito dell’Aro rifiuti che metterà insieme nella gestione i comuni di Capo d’Orlando, Torrenova, Capri Leone, Ficarra e San Salvatore di Fitalia.
Un piano che dovrà essere esitato da Palermo nel giro di poche settimane (si parla di poco più di un mese) e che sarà alla base dell’asta pubblica, con la quale, il servizio sarà affidato all’impresa che si occuperà di raccolta e smaltimento dell’immondizia per i prossimi anni.
Gli obiettivi che l’Aro si pone sono innanzitutto il miglioramento delle condizioni di igiene e l’incremento della percentuale di differenziata, nonché il controllo dei costi che l’assenza di impianti nell’area dei Nebrodi, ha fin qui reso problematico.
Proprio in tema di abbattimento dei costi i primi risultati tangibili potranno arrivare (in attesa di aree di per la lavorazione della differenziata) attraverso la scomparsa dei compensi per il personale tecnico ed amministrativo. I cinque comuni, infatti, conteranno su una struttura (della quale è responsabile il capo dell’ufficio tecnico di Capo d’Orlando, Michele Gatto) che non ha costi per i cittadini essendo i componenti già dipendenti delle amministrazioni comunali che fanno parte dell’Aro.
«Puntiamo ad ottimizzare i servizi – affermano i sindaci Salvatore Castrovinci, Bernadette Grasso, Basilio Ridolfo, Giuseppe Pizzolante e Enzo Sindoni, – e ad avere quell’autonomia necessaria a controllare i servizi, combattere l’evasione e ridurre i costi. Il protocollo sottoscritto prevede essenzialmente l’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, nonché di collaborazione tra gli Enti Locali”.
In attesa della risposta della Regione, comunque, va a scadere l’ordinanza con la quale i comuni hanno gestito direttamente con le imprese la fase di passaggio dall’Ato ai nuovi consorzi. Il 31 marzo, infatti, le proroghe cesseranno ma l’indirizzo pare quello di proseguire con ulteriori ordinanze per scongiurare lo stop alla raccolta almeno dal via libera da parte dell’ assessorato all’espletamento della gara d’appalto che verrà svolta in maniera congiunta dai comuni. Inoltre ogni singola amministrazione ha deciso di mantenere la discrezionalità sull’eventuale taglio di servizi per garantire un eventuale ulteriore risparmio per i propri cittadini.