MESSINA. Entro tre mesi chi ha fatto richiesta di sanatoria edilizia dovrà presentare le integrazioni al Comune. L'alternativa è che le istanze, cira 10mila in attesa, saranno scartate. Ieri l'assessore all'Urbanistica Sergio De Cola e l'architetto Grazia Marullo del dipartimento Edilizia Privata hanno illustrato il nuovo piano per smaltire le migliaia di pratiche che aspettano una risposta prima di dare avvio ai lavori già eseguiti. De Cola ha detto: "Nel quadro delle azioni di interazione con la cittadinanza, l'amministrazione comunale ha deciso di richiedere ufficialmente, a chi ha presentato le istanze in passato, di fornire all'ufficio competente le integrazioni dovute entro il termine perentorio di tre mesi dalla comunicazione, per evitare il diniego delle domande. Attualmente risultano da evadere circa il 50 per cento delle istanze relative a vecchi condoni e gran parte dell'ultimo condono per un totale di undicimila istanze - ha proseguito l'assessore - si tratta di domande ancora carenti di documentazione che l'ufficio dovrà, dopo quest'ultimo step, dichiarare improcedibili a norma di legge". L'amministrazione comunale intende sensibilizzare i cittadini interessati a collaborare, integrando le istanze incomplete con la documentazione mancante e dando risposta immediata alle richieste, che saranno inoltrate dall'Ufficio Condono Edilizio. Il progetto, che rientra tra gli obiettivi strategici del Comune e si inquadra in un percorso tendente al raggiungimento della piena autonomia finanziaria del Comune, è autofinanziato in maniera totale attraverso le somme riscosse a titolo di conguaglio delle oblazioni, che in quota parte sono devolute al Comune, secondo quanto disposto dalla normativa, per incentivare l'istruttoria delle istanze.