NASO. Un movimento continuo ma inesorabile. Crepe che si allargano sulla strada, marciapiedi che si abbassano, cedimenti improvvisi. Ha le sembianze di una corsa contro il tempo quella iniziata a Naso per scongiurare che il movimento franoso che ormai interessa gran parte del centro storico possa creare pericolo ai residenti. Il Municipio è chiuso per consentire il trasferimento degli uffici in luoghi più sicuri mentre tutto intorno è palpabile la paura.
Ma oltre alla frana, per fortuna, si muove adesso anche la Regione. Così proprio ieri è arrivata la prima vera notizia confortante da molti mesi a questa parte. "Abbiamo lasciato aperte le porte alla politica e per fortuna questa volta abbiamo fatto bene a fidarci - commenta il sindaco Daniele Letizia- perché l'assessorato al Territorio ci appena annunciato uno stanziamento da due milioni e mezzo che ci permetterà di realizzare un primo intervento di consolidamento a valle. Dobbiamo però fare in fretta perché la situazione peggiora giorno dopo giorno e rischiamo di perdere tutto. Almeno, però, stavolta abbiamo il sostegno che aspettavamo da tempo".
Nelle scorse settimane il comune ha chiesto ufficialmente la dichiarazione dello stato di calamità naturale e ha deliberato lo sgombero d'urgenza del palazzo municipale. I lavori per lo spostamento degli uffici nel plesso di via Marconi dell'ex scuola per l'infanzia stanno procedendo, anche se l'iter ha fatto registrare qualche intoppo vista la necessità di adeguare la struttura alle esigenze degli uffici comunali, non solo in via strutturale ma anche per quanto riguarda le forniture dei servizi, come luce e linee telefoniche. In ogni caso, per mercoledì il trasferimento dovrebbe essere ultimato.
Al di là del problema del municipio, è l'intera condizione di dissesto a preoccupare. Ad occhio nudo appare evidente come nel centro storico si aggravino sempre di più le crepe sulla strada. Situazione critica sulla statale 116 che collega il centro con la frazione Bazia. Per l'importante arteria il sindaco sta pensando addirittura ad un drastico provvedimento come la chiusura completa al transito, anche pedonale, visto il progressivo ed inesorabile scivolamento del terreno verso valle. Nella stessa zona già dal 2010 sono state fatte evacuare le famiglie residenti nelle palazzine di contrada Spirito Santo.
Gli interventi di consolidamento eseguiti all'epoca sembrano però non essere stati sufficienti per arginare il fenomeno che oggi si ripresenta più grave che mai. Nei gironi scorsi a Naso c'è stato anche il sopralluogo di alcuni membri della commissione ambiente del Senato, di cui fa parte anche il senatore santagatese del Nuovo Centro Destra Bruno Mancuso. Anche lo Stato potrebbe fare la propria parte.