CARONIA. La gestione della Tares fa scivolare l'indice di gradimento del sindaco Rino Beringheli. Il primo cittadino ha visto crescere l'impopolarità del suo esecutivo a seguito dell'approvazione del piano finanziario del servizio raccolta e smaltimento rifiuti che prevede un rendiconto di un milione di euro per una comunità formata da poco più di 3.000 abitanti. Il recapito di bollette da capogiro ha scatenato la reazione di privati cittadini e delle diverse di categorie utenze di commercianti, albergatori e ristoratori: albergo ristorante Za' Maria di Canneto 53.000, ristorante Le Arcate di Lupica 27.000 euro, Bar Zaffo 10.000, Bar Faillaci 12.000. Le utenze private sono poco più di 2.000, comprese le 150 residenze stagionali delle frazioni di Caronia Marina e Torre del Lauro. "Il piano finanziario presentato dall'amministrazione comunale fa acqua da tutte le parti se si fa il raffronto con quello della vicina comunità di Santo Stefano di Camastra con poco meno di cinquemila abitanti, circa 450 categorie commerciali ed un rendiconto finale di poco più di 500mila euro", lamenta il contitolare di uno dei ristoranti colpiti dall’esoso tributo, quadruplicato rispetto ai precedenti.
I cittadini ed i commercianti attendono risposte concrete dal sindaco, in quanto si sentono pressati verso un bivio, o il fallimento delle attività commerciali o nell'ipotesi di mancato pagamento degli utenti a causa degli importi troppo elevati, lo stato di dissesto del Comune. Nell'ultima seduta consiliare la giunta del sindaco Beringheli ha incassato la sonora bocciatura su alcune proposte volte a rateizzare le bollette Tares, proposte giudicate insufficienti e non risolutive dalla maggioranza dei consiglieri comunali presenti in aula che hanno invitato il primo cittadino a trovare soluzioni definitive e più eque per tutti.
Il consigliere comunale Giuseppe Cuffari ha presentato la richiesta da discutere nella prossima seduta consiliare: "Istituzione commissione di indagine sulla gestione del ciclo dei rifiuti a Caronia".
Alla maggioranza consiliare di riferimento al sindaco Beringheli oltre al sostegno del consigliere Cuffari, palesato ad inizio "legislatura" è venuta a mancare il consenso dei consiglieri Calogero Travagliante, Giuseppe D'Onofrio, e del presidente del consiglio comunale Nino Scurria. Nonostante il ribaltone di due mesi fa con la sua diretta avversaria alle ultime elezioni amministrative (maggio 2011), Antonietta Agostino, chiamata in giunta e la promozione ad assessore del consigliere Calogero Matassa, il "premier " Rino Beringheli non ha più i numeri per conservare la maggioranza in consiglio comunale (7 favorevoli ed 8 contrari).