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"Il mare continua ad entrare nelle case", Acquacalda abbandonata dalle istituzioni

«Troppe richieste inascoltate e i lavori di messa in sicurezza hanno portato più danni che benefici», dice il consigliere nell’istanza presentata al presidente Sabatini

MESSINA. "Acquacalda è la borgata più abbandonata dell'isola. Occorre organizzare un consiglio comunale straordinario in trasferta". La richiesta è stata dal consigliere Pietro Lo Cascio, La Sinistra Eoliana, al presidente Adolfo Sabatini.
"Negli ultimi due anni - ha esordito - ho letto numerosi appelli dell'associazione Casta di Acquacalda dove veniva richiesto un incontro con l'amministrazione comunale per un confronto sui temi più importanti e urgenti che riguardano la frazione. Il fatto che tali richieste, purtroppo, siano state ripetute così tante volte, suggerisce che ancora oggi siano rimaste inascoltate. Più di altre frazioni dell'isola, Acquacalda ha subito una sorta di abbandono da parte delle istituzioni, abbandono certamente non recente, ma reso evidente già nel corso della passata amministrazione: ricordiamo l'assurda vicenda dei lavori di messa in sicurezza dell'abitato, che hanno prodotto più danni che benefici e - aspetto ancora più grottesco - sono costati una cifra spropositata per un'opera incompleta e inutile; il crollo della strada, tamponato con un intervento non meno esoso, e i tristi giochetti di scarico delle responsabilità che hanno coinvolto il comune e la provincia; il crollo del pontile di Italpomice e l'interminabile saga dei rottami ferrosi sparsi su un tratto della spiaggia".
IL SERVIZIO NELL'EDIZIONE DI MESSINA DEL GIORNALE DI SICILIA DI OGGI.

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