MESSINA. Ciambella di salvataggio per un'ottantina di precari del comune rispetto alla temuta e a quanto pare inevitabile riduzione del monte orario lavorativo. E quanto emerge nelle ultime ore nei confronti tra revisori e amministrazione. La nota dei revisori dei conti sui precari che sta provocando lo scompiglio tra i lavoratori precari, è determinata da una legge in vigore su tutto il territorio. La nota riguarda il monte orario consentito al personale a tempo determinato. In gioco 500 euro di stipendio almeno a testa. A salvarsi solo coloro che lavorano nei settori scuole, pubblica istruzione e servizi sociali. Se ne salveranno ad occhio e croce un'ottantina. Per gli altri 220, secondo quanto dice la legge e secondo quanto ricordano i revisori dei conti, non c'è nulla da fare. Dovranno restare a lavorare con un monte orario di lavoro ridotto: 18 ore settimanali.
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