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Comune di Barcellona nella bufera dopo la multa, chieste le dimissioni di Bongiovanni

BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Praticamente tutto il consiglio comunale ha chiesto le dimissioni dell'assessore al contenzioso David Bongiovanni ed un cambio di rotta dell'intera amministrazione, guidata dal sindaco Maria Teresa Collica. I rappresentanti dei gruppi consiliari di Fratelli d'Italia AN - Centrodestra Barcellona, Nuova Alleanza, Insieme per Barcellona, Unione Di Centro, Partito Democratico, Democratici Riformisti e Popolo delle Libertà, che raccolgono in totale 28 consiglieri sui 30 totali, con le uniche eccezioni del gruppo Voltiamo Pagina, espressione diretta dell'Amministrazione, hanno firmato un duro documento con cui si sottolinea l'esito della vicenda del mancato adesione al ricorso contro la sanzione sullo sforamento del Patto di stabilità del 2011.
"Esprimiamo rammarico nel non vedere Barcellona nella lista dei comuni per i quali con decreto del 26 Febbraio 2014, il Ministero dell'Interno ha disposto la reintegrazione della sanzione per il 2011, che nel caso della nostra città ammontava a 860.688 euro. In realtà purtroppo tutti ce l'aspettavamo questo risultato, giacchè nel corso della discussione che si era sviluppata sul punto in occasione della seduta consiliare per l'approvazione del bilancio preventivo 2013, l'argomentazione sui motivi che avevano determinato l'amministrazione a non riassumere il ricorso davanti al Tar Lazio, sostenuta dall'assessore David Bongiovanni, non aveva convinto nessuno. A distanza di meno di tre mesi, i fatti ci hanno dato ragione".
"In quella sede - continuano i consiglieri - era stato riferito che riassumere la causa innanzi al Tribunale amministrativo capitolino avrebbe comportato una inutile spesa per le casse comunali che, a ben vedere, sarebbe stata quantificata nel pagamento del contributo unificato da circa 600 euro, visto che la somma per la nomina legale era già stata liquidata con apposita delibera. A questo punto non rimane che sperare nell'esito del ricorso presentato dalla Regione innanzi alla Corte Costituzionale, la cui udienza si è celebrata il 25 febbraio scorso". I consiglieri quindi rincarano la dose, sottolineando i presunti errori commessi dall'Amministrazione: "A causa della sua presunzione, si rischia di arrecare un danno gravissimo alla collettività, che si tradurrebbe certamente nell'ennesimo sicuro aumento delle tasse nonchè nella messa a repentaglio di servizi essenziali per i cittadini. Ci si aspetta che chi ha responsabilità nella vicenda valuti di rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni". Il sindaco Maria Teresa Collica si riserva di valutare la situazione, analizzando con maggiore serenità tutta la vicenda.

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