CAPO D'ORLANDO. Una scelta infelice che probabilmente verrà rivista in fretta. E’ quella delle due isole ecologiche di Capo d’Orlando che in questi giorni sono al centro delle polemiche. La necessità di strutture del genere è certa ma bisognerà portare modifiche, una delle quali è già allo studio degli uffici. Si tratta dell’isola antistante lo stadio Micale in contrada Pissi.
Struttura utilissima ed utilizzata anche con una certa responsabilità da parte dei cittadini che si servono delle diverse campane per selezionare il materiale e differenziarlo. Il problema è che, a parte qualche caso di non corretto smaltimento (che rischia di danneggiare l’intera raccolta) l’area si trova a poca distanza dalle tribune del campo sportivo e domenica non si esegue la raccolta. Quindi avviene che durante le partite che si svolgono nell’impianto la vista non è delle più gratificanti soprattutto per chi giunge in città al seguito delle squadre ospiti.
L’ipotesi del comune è quella di acquisire un terreno che si trova tra la linea ferroviaria e la nuova palestra per la ginnastica artistica e soprattutto di chiudere la zona con cancelli che impediscano lo smaltimento nelle ore notturne e nei festivi.
In questo modo si procederà ad un più efficace controllo da parte degli operatori. Un passaggio ritenuto indispensabile dopo la chiusura dell’esperienza degli Ato e la nascita della società gestita direttamente dal comune.
Da ripensare, ma in questo caso la decisione potrebbe già arrivare nelle prossime ore, anche lo spostamento di alcuni cassonetti che si trovavano in una piazzola sottostante il Faro. L’amministrazione ha deciso di cambiare il posizionamento dei cassonetti per evitare un brusco impatto visivo a chi si reca nella zona di San Gregorio.
La soluzione, però, si è rivelata fallimentare poiché adesso i cassonetti e le campane deturpano visivamente uno degli scorci più suggestivi della città: proprio quello del faro. Così si procederà ad un ripristino della situazione precedente con la novità che i cassonetti saranno diminuiti nel numero visto che spesso vengono utilizzati da ristoratori del centro cittadino che intendono così accorciare i tempi rispetto allo stoccaggio a Pissi.
L’amministrazione, quindi, è decisa ad aumentare i controlli ed applicare le sanzioni previste dalle precedenti ordinanze.
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