MESSINA. Per il segretario della Cisl Tonino Genovese le risorse economiche della Zona Franca Urbana sono troppo esigue per il rilancio del territorio. Due giorni fa la visita a Palazzo Zanca del presidente della Regione Rosario Crocetta per la presentazione del provvedimento economico a favore delle imprese ma a leggere i numeri del sindacato saranno pochi i beneficiari di agevolazioni fiscali sul costo del lavoro e imposte. Eppure Genovese, poche settimane fa, era tra coloro che avevano benedetto gli atti sollecitando maggiore informazione sull'argomento. Oggi il numero uno della Cisl messinese dice: «Più passa il tempo e maggiori sono le perplessità sui concreti effetti che questa misura potrà avere per l'economia del territorio, una disponibilità importante ma ci si chiede se la modalità di attribuzione delle risorse non si riveli nella pratica eccessivamente dispersiva finendo per diluire (fino quasi a cancellare) i benefici economici per il territorio».
Il bando prevede una ripartizione pro-quota dei 182 milioni per le singole zone franche urbane. Si va dai 18,5 milioni di Catania fino ai 6,2 milioni di Giarre. Questi importi possono essere prenotati dalle piccole e microimprese che ricadono nei territori identificati come Zfu a partire dalla data di apertura della procedura (4 marzo) fino al quella di chiusura (23 maggio). Il finanziamento segue la regola del "de minimis": richiesta massima 200.000 euro (eccetto le imprese dei trasporti che possono richiedere 100.000 euro). L’attribuzione del beneficio alle singole imprese avverrà con il metodo del riparto. «Questa modalità – spiega Genovese - unita alla relativa facilità di richiesta delle agevolazioni, all'ampia platea dei soggetti agevolabili e alla estensione degli ambiti urbani definiti Zfu (basti pensare al caso di Messina in cui la zona franca urbana, partendo dal porto finisce per raggiungere l'area artigianale di Larderia) danno vita al serio rischio di una effettiva frammentazione delle risorse attribuite alle imprese, si stima circa 10-15.000 euro a richiedente e non avrà alcun effetto sulla depressa economia del territorio». «A Messina – conclude Genovese - il provvedimento è più contenitivo che espansivo, si punta cioè ad evitare che le aziende licenzino o si spera facciano emergere lavoro nero. Ancora è presto per tirare le conclusioni, ma la sensazione è che il bando Zfu rappresenti l'ennesima occasione perduta».