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Milazzo, sì ai nuovi aiuti a disabili e famiglie in difficoltà

MILAZZO. Si è svolta nella sala rotonda del Diana, alla presenza degli amministratori del distretto socio-sanitario D27, la conferenza di servizi per la predisposizione del nuovo Piano di zona del distretto per il triennio 2013-2015. Ai lavori, presieduti dal presidente del comitato dei sindaci, Matteo Sciotto, primo cittadino di Gualtieri Sicaminò sono intervenuti i rappresentanti del "terzo settore" (cooperative, associazioni) ed i sindacati.
Il presidente ha innanzitutto relazionato sulle attività svolte nel triennio precedente. Il budget complessivo è stato di due milioni e 684 mila euro suddivisi in dieci azioni: attività civica (438 mila euro); rieducazione al lavoro (9 mila euro); progetto Alzheimer (30 mila euro); servizio di assistenza domiciliare agli anziani (94 mila euro); assistenza domiciliare disabili (965 mila euro); progetto lavorativo per disabili (91 mila euro), progetto Insieme sempre per anziani (132 mila euro); educativa domiciliare (506 mila euro); affido familiare (114 mila euro) e sportello multifunzionale (302 mila euro).
"Attività - ha detto Sciotto - ripartite tra i vari comuni del Distretto sulla base delle esigenze del territorio e devo dare atto al sindaco Pino, a differenza del passato, di non aver accentrato tutte le risorse, in virtù del maggior numero di abitanti, ma di aver permesso che il servizio di assistenza fosse garantito anche ai centri più piccoli".
Per quanto riguarda il Piano di Zona 2013/2015 si intende riproporre i progetti di: Assistenza domiciliare disabili gravi, educativa domiciliare per i minori e le loro famiglie, affidamento familiare e un progetto innovativo finalizzato alla realizzazione di un centro di pronta accoglienza per donne singole e madri con figli minori. L'assessore ai servizi sociali del comune mamertino, Stefania Scolaro ha evidenziato che le parole chiave della nuova pianificazione devono essere "sussidiarietà, solidarietà, condivisione, attenzione alle fragilità, anziani, disabili, infanzia, nuove e vecchie povertà, giovani, migranti".
Scolaro ha poi precisato che "è necessario ripartire da questi concetti e costruire un welfare di comunità per il territorio. Purtroppo le risorse sono diminuite rispetto al passato ma il nostro impegno è quello di non diminuire per il prossimo triennio i servizi offerti, ma al contrario di innalzarne i livelli di qualità mediante opportune azioni di verifica e di valutazione, avviare azioni innovative di sistema per rispondere a nuovi bisogni sociali".

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