Patti, giallo sui controlli statici alle case popolari Solo due palazzine su tre saranno salvate
PATTI. "Ho intenzione di richiedere ai dirigenti dello Iacp di Messina, la ripetizione delle indagini, per quanto riguarda la palazzina A, mentre i risultati sugli altri due edifici B e C sono confortanti. Ciò, in quanto trattandosi di manufatti realizzati dalla stessa ditta, nello stesso periodo è possibile che i risultati sulle verifiche della palazzina A possono essere viziati da errori. Fermo restando, in modo da essere ben chiaro, che non dico che la palazzina deve essere abbattuta, ma che i coefficienti di resistenza al calcestruzzo erano scadenti e quindi necessario fare degli interventi”. Il sindaco Mauro Aquino, commenta i risultati delle analisi effettuati dai tecnici dell’Istituto delle case popolari sugli alloggi di via Molino Croce. “I risultati dicevano questo – prosegue il primo cittadino - però da profano della materia mi pongo un interrogativo: ci sono tre palazzine costruite dalla stessa ditta presumibilmente con gli stessi materiali nelle stesso periodo, due vanno bene e una no. Ecco perché ritengo opportuno rifare queste analisi, che ripeto potrebbero anche essere viziati da errori. Credo quindi che sia necessario prima di adottare i provvedimenti conseguenti di approfondirle, tanto che qualora dovessero dare risultati omogenei a quelle delle altre due il problema sarebbe risolto alla radice”.
In ogni caso, dietro l’angolo spicca la scadenza del prossimo 31 marzo,ovvero quando cessa l’accordo con la ditta che attualmente ospita le 17 persone presso il residenze di contrada Galice. “ Tutto ciò – continua Aquino - impone di trovare le soluzioni alternative che stiamo ricercando insieme allo Iacp. In primis andando a liberare quegli immobili popolari che sono illegittimamente occupati da parte di chi non ha diritto, mentre altri possibilmente preferiranno sistemazioni temporanei presso parenti. Oppure trovare, quella che ritengo la soluzione migliore, ovvero reperire sul mercato alloggi sfitti o liberi che in città sono particolarmente abbondanti”.
Dato che ha chiesto la ripetizione delle analisi significa che la situazione è compromessa? “Da una prima analisi, secondo il parere dei tecnici si rendeva necessario effettuare un intervento di risanamento, con incamiciatura di travi e pilastri”. Ecco perché è saltato l’incontro della scorsa settimana. “ Diciamo che ci sono stati dei problemi logistici in primis, ma è anche chiaro che prima di prendere una ulteriore decisione occorre essere certi di cosa fare. A tal proposito è bene effettuare una convenzione con l’Università di Messina, so che si è su questa strada, per avere la presenza al tavolo tecnico anche la competenza accademica. Il successivo incontro è previsto per la prossima settimana. Il tutto considerando –conclude Aquino - che il prossimo 31 marzo è dietro l’angolo e siamo molto preoccupati ma allo stesso tempo impegnati per tenere fede ad una promessa di non lasciare soli e non abbandonare i sette nuclei familiari che hanno dovuto lasciare le loro case”.