MESSINA. Trentaquattro anni, ex assessore comunale all'Ambiente di Capannori in provincia di Lucca, nel 2013 nominato Personaggio Ambiente italiano dell'anno: è Alessio Ciacci il nuovo commissario liquidatore della Messinambiente. Prende il posto di Armando Di Maria (ma quest'ultimo resterà consulente all'ente di via Dogali nella fase di transizione) e ha già visto i bilanci. Molto emozionato e con parole toscane molto dosate Ciacci ha spiegato cosa intende fare: "La strategia rifiuti zero coinvolge in Italia 4 milioni di persone - ha detto - e i numeri stanno crescendo, il mio obiettivo è di passare dall'emergenza all'eccellenza, saremo molto attenti alle spese visto che guardando i bilanci ho scoperto che l'80% va per gli stipendi del personale e il restante 20% per pagare i debiti, la strategia è di eliminare tutto ciò che va smaltito, so che c'è un'inchiesta in corso sulla società ma voglio creare un laboratorio a Messina di Esperti del settore, entro 45 giorni allestiremo un piano per avviare gli indirizzi capaci di rilanciare i servizi e l'ente". Nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso per i tecnici che andranno a collaborare con Ciacci. Nel corso dell'assemblea dei soci che si è tenuta nella notte tra mercoledì e giovedì sono stati nominati anche i revisori dei Conti della Messinambiente dopo le dimissioni degli ex contabili: presidente Santi Cutugno, componenti Vittorio Santamaura, già liquidatore della società Feluca, ed Elio Azzolina. Il sindaco Accorinti: "Abbiamo fatto un svolta, è assurdo pagare 44 milioni di euro, la gente deve capire perché oggi si paga una tassa elevata ma noi stiamo compiendo una strada differente e con Ciaccia abbiamo scelto la persona giusta, il progetto Porta a Porta sta per partire, due mesi penso che saranno necessari per avere l'ultimo ok dalla Regione, l'impianto di Pace servirà per evitare altro smaltimento in discarica, con Ciacci abbiamo una sintonia sull'etica politica, Capannori è la cittadina più virtuosa sulla gestione dei rifiuti e viene qui a lavorare con noi, stiamo cercando di cambiare per evitare in futuro di pagare meno ma non è colpa nostra, è il percorso scellerato fatto da altre amministrazioni, ci sono già le Isole ecologiche dove si può andare a smaltire la differenziata e già in pochi mesi sono raddoppiati gli utenti". L'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua: "Questo è il rilancio dell'ente gestore del servizio, Ciacci ha una grande esperienza nel settore rifiuti, lui ci aiuterà in questo percorso che non ha l'obiettivo dello smantellamento della Messinambiente ma del rilancio dell'ente". Del nuovo staff di Ciacci faranno parte Esperti indicati con avviso pubblico e personale interno del Comune. Il segretario del Comune Antonio Le Donne: "Sappiamo bene che i tempi per la ripresa della Messinambiente non saranno brevi ma ci muoveremo immediatamente per raggiungere l'obiettivo di razionalizzare le spese e con le risorse risparmiate mettere in campo una gestione capace di produrre e non di galleggiare come si è visto fin adesso". Sulla Messinambiente nelle scorse settimane è scattata l'inchiesta della procura dopo l'informativa consegnata dall'amministrazione comunale. Su spese e servizi all'ente di via Dogali aveva acceso i riflettori anche il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello che era stato chiamato dai magistrati in audizione. Con Ciacci la giunta Accorinti conta di dare una svolta in uno dei settori che produce un pesante costo nella gestione dei rifiuti, ben 44 i milioni di euro che oggi con la Tares sono tutti a carico dei contribuenti e non vedono più la compartecipazione al 60% dell'ente pubblico.
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