SANT'AGATA MILITELLO. Al vaglio dei capigruppo consiliari il piano d'intervento per la gestione dei servizi ecologici dell'Aro (ambito raccolta ottimale) del nostro comune, coincidente con lo stesso. Dovrà essere approvato prima dal consiglio comunale e poi dall'Assessorato Regionale competente. Quindi, sarà la volta del piano economico-finanziario. "Ho sollecitato l'ingegnere Giovanni Amantea, che sta lavorando all'elaborazione del piano, a presentarlo il prima possibile alla Presidenza del consiglio comunale", sottolinea il sindaco Carmelo Sottile.
Quali sono i punti fondamentali del piano d'intervento? Lo abbiamo chiesto al funzionario comunale Amantea, che sta predisponendo il documento in collaborazione con l'architetto Rosalia Gentile. "Si sta puntando ad abbattere i costi con sistemi compatibili con ciò che prevedono la normativa regionale e linee guida - evidenzia - l'eliminazione del porta a porta non è la soluzione del problema, tra l'altro il porta a porta è previsto dalle norme regionali per il raggiungimento degli obiettivi di legge. La percentuale di differenziata, nel 2015, dovrà essere del 65 per cento ed il sistema di raccolta del piano di intervento dovrà essere tale da garantire il raggiungimento di questo obiettivo. Nel piano, in via di discussione, abbiamo tenuto conto dei vari suggerimenti dei consiglieri comunali".
Tre i punti fondamentali: spazzamento in "house", a cura di dipendenti comunali, valorizzazione del CCR (Centro Comunale di Raccolta) con un sistema di premialità per gli utenti "virtuosi" che conferiranno, appunto, i rifiuti differenziati in località Rosmarino ed incentivazione del compostaggio domestico, laddove sarà possibile attuarlo (nelle contrade, ovvero dove sono presenti terreni). Quindi, si potranno diminuire i passaggi degli operatori addetti al servizio di raccolta rifiuti con modalità "porta a porta", compatibilmente con un maggiore coinvolgimento dei cittadini nel conferimento presso il CCR, a fronte di "premialità". "Questo sistema comporterà una serie di costi che saranno oggetto del piano economico-finanziario - conclude l'ingegnere Amantea - e sarà il consiglio comunale a stabilire i costi. Fermo restando i costi non riconducibili alle scelte del Comune. Faccio un esempio: se l'umido, piuttosto che portarlo a Catania, come avviene adesso, il Comune sarà costretto a portalo in Puglia, o in Campania, o in Germania, ci sarà una notevole lievitazione di costi che andrà a vanificare qualsiasi tipo di risparmio che ci eravamo prefissati".
Novità assoluta, dunque - della quale si parla da anni, ma mai introdotta - sarà quella di "introdurre sistemi e meccanismi premianti": ogni cittadino o attività paga in proporzione a quanti rifiuti produce e a quanto grava sui costi del servizio stesso. Quindi, sistema di "tariffazione inversa", dove si premia il cittadino per il proprio comportamento.