NASO. Un pericolo che ormai si percepisce imminente. Un misto di paura e speranza: quella che possano arrivare finalmente notizie circa l’avvio di lavori che provino ad arginare la vasta frana che ormai rischia di trascinare verso valle l’intera zona del centro storico di Naso che va dal municipio alla pretura e, di conseguenza della zona che si spinge sino alla frazione di Bazia.
Crepe che si intensificano lungo la strada, marciapiedi e strade che sprofondano. Un movimento che chi vive quotidianamente a Naso riesce addirittura percepire di giorno in giorno.
«Dalla mattina alla sera ci accorgiamo che la situazione muta - dice l’avvocato Gisella Pizzo che ha la sua abitazione nella zona di piazza San Cono - temiamo di trovarci bloccati nel centro del paese con una intera parte trascinata a valle. Sappiamo che il comune si sta impegnando per reperire i fondi necessari a intervenire ma il problema è a mio avviso che i tempi sono strettissimi e bisognerebbe essere più incisivi. Se necessario siamo in molti pronti a scendere in piazza e protestare affinchè si faccia presto”.
Il comune è ancora fermo alla notizia del finanziamento da due milioni e mezzo concesso dalla Regione ma non si può aspettare oltre anche perché il transito verso Bazia (una strada percorribile per uscire dal paese) è sempre più a rischio. Nella stessa zona già dal 2010 sono state fatte evacuare le famiglie residenti nelle palazzine di contrada Spirito Santo dove ormai c’è un quartiere fantasma.
Una officina rischia di essere travolta mentre altre case sono ora lesionate. Gli interventi di consolidamento eseguiti all’epoca sembrano però non essere stati sufficienti per arginare il fenomeno che oggi si ripresenta più grave che mai. Nelle scorse settimane era stato chiesto ufficialmente la dichiarazione dello stato di calamità naturale ed era stato sgomberato il palazzo municipale che adesso trova posto nel plesso di via Marconi dell’ex scuola per l’infanzia. In piazza, infatti, non si poteva più rimanere. Troppo alto il rischio che la frana che da mesi minaccia il centro abitato potesse trascinare la casa comunale ed i suoi dipendenti. Così l’ufficio tecnico ha proceduto all’adeguamento dei locali dell’ex asilo (dotandoli persino di un miglior sistema di collegamenti informatici).
I residenti di Naso: «In pericolo per la frana»
«Dalla mattina alla sera ci stiamo accorgendo che la situazione muta, temiamo di trovarci bloccati nel centro del paese»
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