LIPARI. Dopo il “blitz” dei deputati nazionale e regionale Alessio Villarosa e Valentina Zafarana del movimento “Cinquestelle”, sull’”ospedale con l’ossigeno”, si muove anche la Regione. Il presidente della VI commissione sanità dell’Ars Pippo Laccoto ha convocato in audizione il sindaco Marco Giorgianni che ha relazionato sulle priorità: riapertura del punto nascita e mantenimento dei 10 posti nell’area medica. Per il sindaco Giorgianni si sono ottenuti “ottimi risultati. Non ci saranno riduzioni di posti letto”. Tutto questo mentre per una partoriente – ancora una volta – si è reso necessario il trasferimento con l’elisoccorso del 118 in un ospedale di Messina. Insomma, è sempre più calvario. Ed è intervenuto anche il tribunale dei diritti del malato. Il presidente, il coordinatore e il procuratore Vittorio Lumia, Benedetto Marcello Tedros e Angelo Ficarra in una lettera aperta hanno rimarcato che “sono assurde ed incomprensibili le proposte di rimodulazione della rete ospedaliera, che prevede in area medica, soltanto cinque posti letto, per acuti. Cinque posti letto per acuti in un'area di patologie così vasta come quella medica (comprendente cardiologia, neurologia, pneumologia, gastroenterologia, diabetologia, pediatria ecc.) e per una popolazione che anche nel periodo invernale supera i quindicimila residenti, equivale a mortificare civilmente le Eolie, oltre ad un indice di ospedalizzazione inferiore, a qualunque territorio nazionale (di gran lunga inferiore all'indice di ospedalizzazione auspicato dal ministero della salute e stimato intorno al tre per mille)”. «Né vale – proseguono - ad "addolcire" la soppressione, la ventilata possibilità di impinguare posti di lunga degenza, che comunque non possono sostituire e qualificare l'assistenza per ammalati acuti. Si chiede con vigore e fermezza, ai rappresentanti politici regionali e locali, di mettere, immediatamente, in atto azioni politiche qualificate, incisive e decise a difesa e tutela del diritto alla salute della popolazione Eoliana». «Una comunità – concludono - che negli anni si è vista privare di servizi importanti e che non può assistere inerte ed impassibile alla soppressione di un diritto civile, statuito dalla Carta Costituzionale, come lo "scippo" della salute»”. Alfio Ziino, avvocato di Lipari, ha posto l’accento anche sul “servizio di dialisi "turistica" – spiega - servizio che è un unicum in regione Sicilia e che costituisce una sorta di fiore all' occhiello della nefrologia regionale. Inoltre, e non guasta, porta denaro alle casse della sanità siciliana ed alla econommia liparese. Aggiungo che a beneficiare di detto servizio sono in particolare eoliani trasferitisi altrove e che, proprio in virtù di esso, hanno la possibilità di trascorrere le ferie nella terra natia. Si afferma, in ambito ospedaliero, che quest' anno il servizio in parola non potrà essere svolto. Non dubito che gli amministratori ai quali mi son rivolto abbiano prestato interesse alla faccenda, ma non ne ho avuto pubblica notizia”.