PATTI. “Sono rientrato presso la U.O.C, unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria ed ho trovato la sospensione dell’attività chirurgica che mi è stata notificata dal direttore sanitario, motivandola con la impossibilità a svolgere la reperibilità, in quanto siamo solo due dirigenti medici”. Lo dice il responsabile del reparto Francesco La Malfa che poi aggiunge: “Pertanto si chiede almeno l’invio di un altro dirigente medico al fine di consentire la reperibilità e di permettere lo svolgimento delle sedute operatorie. Il tutto in quanto l’attività del nostro reparto si svolge su 5 giorni alla settimana (week surgery), per cui i turni di reperibilità potrebbero essere sostenuti da tre medici. In atto i pazienti che erano stati visitati al “Barone Romeo” e ai quali era stato proposto intervento chirurgico sono in lista di attesa al Fogliani di Milazzo dove verranno operati, venendo cosi meno il rapporto di fiducia medico – paziente. Sono ben 14 anni che il sottoscritto –conclude La Malfa – che opera garantendo una reperibilità volontaria cosa che oggi non è più consentita dalla direzione sanitaria di Presidio, per cui i pazienti residenti e proveniente dal vasto comprensorio pattese debbono migrare verso Milazzo”.
Decisa presa di posizione anche del presidente del Tribunale per i Diritti del Malato, Pietro Materia, con una nota inviata al commissario straordinario dell’Asp di Messina Giovanni Migliore: “ Chiediamo di sapere qual è effettivo organico medico previsto dalla pianta organica in atto vigente, ai fini di venire incontro alle esigenze dell’urgenza”, scrive. Duro il sindaco Mauro Aquino: “Non riusciamo a comprendere il perché di questa situazione che si è venuta a creare improvvisamente nonostante tutte le prestazioni e il crescente numero di pazienti”.
Ma ecco in dettaglio l’attività svolta nello scorso anno da questo reparto considerato come uno dei fiori all’occhiello di tutta l’Asp 5 di Messina: 6.503 visite ambulatoriali fra interni ed esterni, compresi 900 esami audiometrici e vestibolari. Il tutto corredato da ben 240 interventi chirurgici, pazienti ricoverati in totale 246, di cui ordinari 69, day surgery 157 e 25 tra day hospital e service. L’unita operativa complessa, nonostante questi prestigiosi risultati, ha visto assottigliarsi notevolmente l’organico dei dirigenti medici tanto che da cinque di due anni fa sono diventati prima tre e adesso due.
Infatti non esiste più il primario da quando Antonio Francesco Bonavita è andato in pensione, per cui sono rimasti il responsabile Francesco La Malfa e il dirigente medico Salvina Ruolo. Dato che anche a Cristina Casapollo, che era tra l’altro a tempo determinato con scadenza di contratto lo scorso 23 novembre, non è stato rinnovato. Eppure nonostante la riduzione delle risorse umane l’attività chirurgica era aumentata del 20% rispetto agli anni precedenti.
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