MESSINA. Parte dal dipartimento di Scienze cognitive dell'università diretto da Antonino Pennisi la guerra all'autismo, una malattia che colpisce numerosi bambini. È in fase sperimentale avanzato un laboratorio allestito dal centro nazionale di ricerche di Pisa e che si avvale anche di innovativi robot. Una speranza in più per centinaia di genitori che vivono il dramma dell'autismo. È quanto è emerso ieri durante la giornata dedicata al Vittorio all'autismo. Scienziati di fama nazionale ed internazionale e genitori si sono confrontati sul problema. In apertura sono intervenuti anche il sindaco Renato Accorinti e il commissario della Provincia Filippo Romano. Tutto questo nell'ambito della giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo. Una giornata iniziata con il convegno scientifico in cui sono state illustrate le più moderne tecniche per la diagnosi e la cura dell'autismo e terminata con il concerto dei fratelli Mancuso, vincitori del Leone d'oro a Venezia e con lo spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia degli avvocati. Dall'associazione Linea curva, costituita dai genitori di bambini artistici, in particolare dal presidente Luca Donato, è arrivata una notizia sconcertante. I bimbi affetti da autismo per essere ricevuti al centro di eccellenza di Pisa per la prima visita attendono anche nove mesi. Eppure la diagnosi della malattia indispensabile per iniziare una terapia efficace dev'essere fatta in maniera tempestiva. Da Messina però arriva una speranza. Grazie al Cnr di Pisa e al dipartimento di scienze cognitive, è stato attivato un laboratorio che si avvale delle più moderne tecnologie.
«In quello che gli esperti chiamano home-lab — ha spiegato l'ingegnere Giovanni Pioggia del Cnr — i bambini saranno esaminati 24 ore su 24 in un ambiente naturale che non è quello ospedaliero. Entreranno in gioco anche dei sofisticati robot». Il progetto sarà finanziato dal Cnr e da partner privati. Lo studio si avvarrà di prestigiose personalità scientifiche internazionali. Presenti all'appuntamento scientifico Costanza Colombi dell'università del Michigan e Bhisma Chakrabarti dell'university of reading del Regno unito.