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Capo d'Orlando, a Malvicino il centro di accoglienza dei migranti

Presto la convenzione con il consorzio di Cooperative sociali Sisifo, partner per la coprogettazione e gestione, costituito dalle cooperative Azione Sociale di Messina e Servizi Sociali di San Piero Patti

CAPO D'ORLANDO. Aprirà nel giro di qualche settimana il Centro di Accoglienza S.p.r.a.r. (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Il Ministero dell’ Interno-Dipartimento per libertà civili e l’immigrazione ha già comunicato al comune l’approvazione dell’istanza con contributi rimodulati rispetto all’originario bilancio che prevede la concessione di 760.000 euro per il triennio 2014-2016. Il progetto prevede un cofinanziamento annuo del Comune che però verrà assicurato da beni, servizi e risorse umane del soggetto affidatario. In questo caso è il consorzio di Cooperative sociali “SISIFO”, partner per la coprogettazione e gestione, individuato con una selezione pubblica e che ha una vasta esperienza nel settore dell’accoglienza essendosi occupato di importanti strutture di accoglienza sia in provincia di Messina che in diversi comuni italiani. Fanno parte del Consorzio: la Cooperativa Azione Sociale di Messina e la Cooperativa Servizi Sociali con sede in S. Piero Patti. Complessivamente saranno 18 gli extracomunitari che verranno ospitati nella struttura esistente di contrada Malvicino anche se si attende da parte del Ministero l’approvazione del progetto finanziario rimodulato per la firma della convenzione con il partner Sisifo. La struttura messa a diposizione del partner è quella di contrada San Giuseppe dove attualmente il Consorzio, tramite un’associata, ospita un Casa Famiglia di tipo residenziale per anziani e disabili. Le nuove strutture dello Sprar sono in pratica l’evoluzione dei grandi Centri di Accoglienza come quello di Lampedusa e lo scopo voluto dal Ministero è quello di accogliere pochi immigrati in modo che possa avvenire in piena armonia l’integrazione con il tessuto sociale che li ospita senza creare ripercussioni di qualunque tipo sulle comunità che accolgono i gruppi. A Capo d’Orlando quindi arriveranno diciotto richiedenti asilo politico e rifigiuati e la loro permanenza sarà per un periodo più o meno lungo ma sino a quando sarà trovata loro una sistemazione idonea. Al contempo la struttura servirà anche a creare qualche nuovo posto di lavoro visto che la presenza del centro necessiterà di personale specializzato ma muoverà anche sull’indotto. Una sorta di piccolo albergo in una zona di espansione per il comune paladino grazie anche alla futura realizzazione della nuova strada che collegherà l’area artigianale con contrada Zappulla. 

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