TAORMINA. È stata operata a cuore aperto nel Centro cardiologico pediatrico Mediterraneo-Bambino Gesù di Taormina (Messina) e sta bene una bambina kosovara di nove anni, Luljeta, affetta da una grave patologia congenita al cuore, il «Ventricolo destro a doppia uscita con vasi trasposti e stenosi polmonare» che non consente una corretta ossigenazione del sangue che tra l'altro, a sua volta, non giunge regolarmente ai polmoni. La patologia poteva essere corretta solamente con interventi palliativi che a tappe dovevano trasportare il sangue ai due organi. Il primo di questi interventi era stato già eseguito a Palermo cinque anni fa. A Taormina la bambina è stata trasferita con il sostegno dell'Associazione «Sos Infanzia nel Mondo» di Palermo presieduta dal dottor Salvatore Marchello e della Regione Siciliana - attraverso l'assessorato alla Salute e l'Asp 5 di Messina - che sostiene le cure mediche. Nell'ospedale la
piccola è assistita dal padre. L'intervento chirurgico, detto «di Fontan», con l'obiettivo di correggere il flusso polmonare e l'ossigenazione del sangue, è stato effettuato con il supporto
della macchina cuore polmoni ed è durato circa quattro ore. La bambina in questi anni della sua vita non ha avuto molto tempo per dedicarsi ai giochi come i suoi coetanei, impegnata a sopravvivere e a curarsi. Adesso finalmente potrà ritrovare il sorriso. Liuljeta vive con la famiglia in un piccolo paesino del Kosovo, a diversi chilometri dalla città principale di Peja. Il padre, Rasim, 35 anni, è senza un lavoro e per questo l'intera famiglia, padre, madre e cinque figli, è costretta ad abitare nella casa dei nonni paterni della bimba con 60 euro al mese di pensione del nonno. La piccola resterà nel reparto di degenza del il tempo necessario per completare le cure e i controlli svolti dall'èquipe medica del Centro. Dopodichè sarà nuovamente affidata all'associazione palermitana, con la quale rimarrà ancora per qualche giorno prima di far rientro in Kosovo.