BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Gli investigatori confidano nella immagine degli impianti di videosorveglianza della zona della vecchia stazione ferroviaria per avere indizi utili ad identificare gli autori dell'atto intimidatorio che ha avuto come obiettivo la notte tra mercoledì e giovedì scorso la macelleria SicilCarne dei fratelli Bucca. Pochi sono stati i riscontri ottenuti dalla dichiarazioni di possibili testimoni, così come dai titolari dell'esercizio commerciali, danneggiato dall'azione dei postini del pizzo. Sei sono stati i colpo di fucile calibro 12 che hanno raggiunto tre delle cinque vetrine della rivendita di carne, tra le più conosciute in città, che opera da oltre 40 anni sul territorio, e che ieri ha riaperto i battenti regolarmente. L'azione fulminea, compiuta con spavalderia intorno alle 23.30, quando la zona è ancora popolata dai giovani che frequentano la vicina piazza Beppe Alfano, è un altro segnale che stanno attenzionando i carabinieri della Compagnia di Barcellona, che stanno effettuando tutti gli accertamenti, in collaborazione con il sostituto procuratore Francesco Massara della Procura della città del Longano.
Insieme alle indagine, è scattata la catena di solidarietà delle istituzione e della associazioni antiracket attive sul territorio. Il sindaco Maria Teresa Collica a nome dell'Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, insieme al presidente del Consiglio Comunale, Angelo Pino, ha manifestato la sua vicinanza ai titolari della macelleria: "Occorre tenere alta l'attenzione, da parte della cittadinanza tutta, della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, nei confronti della criminalità organizzata, il cui intento è quello di inquinare e compromettere lo svolgimento delle attività civili ed economiche di Barcellona Pozzo di Gotto. In una città che sta tentando di reagire a testa alta, episodi del genere non sono più tollerabili". L'associazione Liberi Tutti attraverso la presidente Sofia Capizzi ha subito espresso la massima vicinanza ai titolari della macelleria, così come dal consiglio comunale, a margine della seduta di ieri mattina, si sono alzate le voci di sdegno per l'episodio. "Dinanzi a questi episodi - ha sostenuto il capogruppo Udc Paolo Calabrò - di chiara natura criminale non bisogna farsi intimidire ma bisogna alzare sempre più il grido di solidarietà nei confronti delle vere vittime di mafia, auspicando che l'azione delle Istituzioni, nelle varie forme, sconfigga definitivamente il fenomeno mafioso nella nostra città".