MESSINA. Finisce davanti alla Corte di Giustizia europea la vertenza dello Stretto sui contratti a tempo determinato dei lavoratori marittimi. La crociata dell'avvocato giuslavorista Aurora Notarianni diventa internazionale. A inviare, con un'ordinanza gli atti, alla Corte europea le cui sentenze diventano fonti di diritto per tutta l'Unione europea, e quindi ne impongono l'applicazione, è stata la Corte di cassazione. A rivolgersi alla suprema corte l'avvocato Notarianni che difende gli interessi di una sessantina di precari del gruppo marittimo delle ferrovie dello Stato. Tutto questo dopo le sentenze dei giudici del lavoro che, in parte, tra primo e secondo grado, avevano dato ragione all'avvocato Notarianni e quindi ai marittimi e, in parte, allo Stato.
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