Messina

Sabato 16 Novembre 2024

Barcellona: infiltrazioni mafiose, revocato un subappalto

BARCELLONA. È stata revocata, con una determina firmata dal dirigente dell'ufficio tecnico, l'autorizzazione al subappalto per la fornitura di acciaio e cemento armato concesso in un primo momento alla ditta Chianetta Ferro Srl di Favara. L'impresa era stata proposta come fornitrice del servizio dall'Ati Gea Srl - Icolen Srl di Agrigento che si era aggiudicata l'appalto per la realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo di contrada Sant'Andrea, con un importo complessivo di circa 5 milioni di euro, di cui 3 milioni e 300 mila euro rappresentavano la base d'asta.
La decisione dell'ufficio tecnico, che aveva concesso l'autorizzazione, subordinandola ai riscontro sull'informativa antimafia, è conseguente alla nota trasmessa dalla Prefettura di Agrigento con cui si comunicava per la ditta Chianetta Ferro Srl proprio il pericolo di infiltrazioni della criminalità. Il subappalto richiesta dalla ditta aggiudicataria dell'appalto prevedeva la fornitura del ferro per un importo complessivo di 44 mila euro. Il progetto del nuovo mercato ortofrutticolo era stato elaborato e definito dalla precedente amministrazione comunale, con un finanziamento dell'Ente Sviluppo Agricolo, nel 2004, ma una lunga procedura di assegnazione dell'appalto, iniziata nel 2006 e condizionata da una serie di ricorsi amministrativi, ne hanno rallentato l'aggiudicazione definitiva, arrivata solo nel mese di marzo 2013. Un ulteriore difficoltà, legata alla disponibilità effettiva del finanziamento dell'Esa, ente regionale in fase di soppressione, non ha consentito ad oggi l'avvio del cantiere. Si attendono infatti indicazioni da parte dell'assessorato regionale all'agricoltura, sui tempi e sui modi con cui sarà trasferita al somma previsto per la realizzazione dell'opera. Nelle more di risolvere la vicenda, la ditta, che ha già firmato il contratto con il Comune e che quindi in caso di rescissioni unilaterale potrebbe anche chiedere un risarcimento del danno all'ente locale, aveva predisposto gli accordi per le forniture delle materie prime necessarie alla realizzazione dell'opera. Secondo il progetto, in un'area di 65 mila metri quadrati, saranno 16 i box espositivi per 240 metri quadrati, che verranno realizzati all'interno del perimetro dell'Asi di Sant'Andrea, insieme ad un alloggio per il custode e agli impianti di riscaldamento, fognatura, antincendio ed acquedotto. Il progetto, ideato per dare nuovo impulso al settore agro-alimentante della zona, è stato preparato dagli ingegneri Giovanni Milone, Pietro Crinò, Antonino Genovese, Domenica Mazzeo e Antonino Pantè. (*gpu*)

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