BROLO. «È inconcepibile che a poche settimane dal voto, Brolo non abbia ancora nessuna notizia ufficiale su cosa sia stato lo scandalo dei “mutui fantasma”, chi lo abbia causato e quanto realmente manca dalle casse comunali».
Sono state queste le motivazioni che hanno spinto il deputato regionale del Nuovo Centro Destra, Nino Germanà, ad incatenarsi ieri mattina di fronte al municipio di Brolo. Una protesta pacifica, conclusa alle 20 di ieri sera dopo l’invito rivolto indirettamente dal Commissario regionale incaricato di sostituire il consiglio comunale, per conto del prefetto Trotta, a discutere sulla vicenda, che ha richiamato un buon gruppo di cittadini incuriositi dalla manifestazione. Il sit-in di Germanà è stato indetto per ”chiedere che fine hanno fatto le inchieste aperte sulla gestione finanziaria brolese”.
Sulla vicenda, nei mesi scorsi, Germanà aveva anche presentato una interrogazione alla Regione per chiedere i motivi per cui non era stato rimosso il ragioniere del comune, indagato nello scandalo che portò alle dimissioni del sindaco Salvo Messina e della sua giunta.
«Brolo è in catene ormai da tempo -, ha affermato il deputato regionale - catene che devono essere i cittadini a spezzare, rispondendo come si conviene alla richiesta di voto che esprimeranno i vari candidati in continuità con la precedente amministrazione».
«Tra i nomi annoverati nelle liste ci sono quelli di uomini e donne che hanno già dimostrato d’avere il carisma e la tenacia per difendere il nostro territorio senza timori o remore, è vero anche che però di molti non si può dire lo stesso - ha aggiunto - in tanti non hanno ancora potuto dimostrare capacità o inettitudini eventuali e, peggio ancora, tra i nomi dei candidati, anche tanti parenti o amici di chi questa condizione l'ha concretamente determinata».
«Questa vicenda - ha concluso Germanà - è frutto di diciassette anni di vicende per le quali è chiaro che ci siano delle responsabilità politiche e giuridiche».
Intanto il deputato del Nuovo CentroDestra Vincenzo Garofalo, a seguito dell'azione di protesta messa in atto da Germanà, ha espresso il proprio appoggio al collega di partito.
«Conosco l'indole mite di Nino e arrivare a tanto è sintomatico di una stanchezza che lui oggi esprime ma che è vissuta dai suoi concittadini, sulla cui pelle si è giocato sin troppo», ha commentato il parlamentare che auspica si faccia chiarezza sulla vicenda brolese nell'interesse della cittadinanza.