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Il Parco dei Nebrodi vende tre auto per fare cassa

MESSINA. Nel segno del risparmio e della riduzione delle spese, l’ente Parco dei Nebrodi ha deciso di vendere all’incanto tre autovetture di proprietà non più utilizzate per scopi statutari.

Giorno 5 maggio, nell’ufficio autoparco dell’ente, in piazza Duomo, alle 11, inizierà la procedura negoziata per l’alienazione al migliore offerente delle tre autovetture in dotazione al Parco: una Fiat Sedici (immatricolata 2008), una Fiat Stilo (2006) ed una Toyota Prius ibrida (2008). Per non gravare l’ente dei costi di mantenimento (bollo, assicurazione, revisione) delle tre autovetture, la direzione del Parco ha adottato la determina di venderle all’incanto. I due precedenti bandi per la vendita dei mezzi sono andati deserti. Il prezzo base per la vendita avrebbe scoraggiato gli acquirenti che hanno disertato le aste, ma nella seduta del prossimo 5 maggio con l’abbassamento ulteriore dei prezzi l’asta dovrebbe avere esito positivo.

Non solo la vendita delle autovetture per fare cassa, con l’arrivo del presidente Giuseppe Antoci (ottobre 2013) nella gestione del Parco dei Nebrodi è stata avviata un’azione complessiva di razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’ente, anche in considerazione dei minori fondi di gestione assegnati dal Governo regionale.
Inoltre, si è provveduto a dare indicazioni ai 123 dipendenti effettivi per ridurre altri costi, utilizzando gli uffici soprattutto con il ricorso a procedure telematiche ed a servizi on-line. A seguito della direttiva del presidente Giuseppe Antoci, di utilizzare la procedura di evidenza pubblica per la fornitura di servizi e beni, con l’obiettivo di massima trasparenza e razionalizzazione delle spese di funzionamento, il Parco dei Nebrodi ha assunto l’espressione non solo simbolica di «casa di vetro con le porte aperte», ma è diventato un autentico presidio di riferimento per l’imprenditoria locale alla ricerca di opportunità economiche nel territorio.

Le stesse linee guida il presidente Giuseppe Antoci ha deciso di attuare nel nuovo ruolo di coordinatore regionale del sistema comprendente, tra gli altri siti, 4 parchi regionali, 70 riserve naturali, 6 aree marine protette e diversi aree di interessa naturalistico.

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