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Capo d'Orlando, nuove regole edilizie nel Quartiere A’ Uletta

Via al Piano del colore con le direttive sull’arredo urbano e sugli interventi di decorazione e consolidamento delle facciate

CAPO D'ORLANDO. Termina l’attesa per le Prescrizioni Esecutive del Piano Regolatore paladino nell’area di riqualificazione urbanistica “P.E. 1 - Quartiere A’ Uletta”. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il Decreto riguardante l’approvazione delle prescrizioni esecutive dello strumento urbanistico adottato con delibera consiliare 3/2003. Il Decreto - firmato dal dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica – giunge dopo l’approvazione degli elaborati da parte del Consiglio comunale paladino (nel 2009), il successivo iter e il voto favorevole del Consiglio regionale dell’urbanistica dello scorso 19 febbraio.
La Legge Regionale 71/78 stabilisce che durante la formazione di nuovi piani regolatori generali e nella revisione di quelli esistenti vanno dettate “P.E. - Prescrizioni Esecutive” (concernenti i fabbisogni residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi e dei servizi connessi) che costituiscono “piani particolareggiati”. L’area del “Quartiere A’ Uletta”, a cui si legano “valori etno-storici” - è quella delimitata dal lungomare Andrea Doria, dalla via Cristoforo Colombo e dalle piazze Caracciolo e Duca Degli Abruzzi.
“La Prescrizione Esecutiva adottata – spiegano i tecnici – mira a disciplinare ed incentivare interventi di miglioramento qualitativo del sistema edilizio.” Inoltre – dicono – “le P.E. tendono a favorire ed incentivare la rivitalizzazione commerciale ed abitativa del Quartiere secondo le disposizioni in materia, con particolare attenzione alle compatibilità tipologiche e funzionali”. Le norme tecniche prevedono l’utilizzo di mezzi di decoro e di arredo.
E c’è, anche, un “Piano del colore” con le direttive sull’arredo urbano e sugli interventi di decorazione, coloritura, pulitura e consolidamento delle facciate e delle parti accessorie.
“In relazione ai valori architettonici, storici e tipologici del patrimonio edilizio – sottolineano i tecnici – e, con riferimento ai caratteri e alle condizioni di conservazione ed utilizzazione delle unità edilizie, sono state attribuite le categorie e i vincoli dell’intervento, nonché gli usi consentiti finalizzati al recupero dell’agibilità urbana ed alla qualità dell’abitare con regole ed elementi di arredo urbano per un rilancio sociale dei luoghi. Sono state introdotte – aggiungono - norme per le opere di arredo urbano, di restauro delle pavimentazioni e dei percorsi pubblici, delle aree destinate alla pubblica fruizione. Vengono individuati – sottolineano inoltre - percorsi viari a traffico limitato, per l’accesso esclusivo alle unità edilizie per lo svolgimento delle attività residenziali, le operazioni di carico e scarico delle attività commerciali, l’accessibilità ai mezzi di soccorso oltre ai percorsi pedonali”.

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