Messina

Sabato 16 Novembre 2024

Sant'Agata, ingresso vietato per i tecnici sotto inchiesta

SANT'AGATA. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Patti, Maria Pia Scolaro, nel contesto dell’azione giudiziaria “Camelot” , che ha coinvolto i vertici dirigenziali dell’ufficio tecnico comunale ha accolto la richiesta di riduzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per l’architetto, Nino Naso, ma ha respinto la richiesta dei difensori per riduzione del provvedimento per l’ingegnere Giuseppe Contiguglia ( arresti domiciliari) e Maria Grazia Meli Bertolone (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
Il Gip aveva precedentemente accolto la richiesta dei difensori di riduzione dei provvedimenti nei confronti dell’ingegnere Calogero Silla (arresti domiciliari) e dell’architetto Carmelo Gambadauro ( divieto di dimora a Rocca Caprileone). Il giudice Maria Pia Scolaro ha mantenuto per tutti gli indagati dell’ufficio tecnico comunale il divieto a riprendere l’attività di dipendenti pubblici.
L’inchiesta sul caso “Camelot” non è ancora conclusa e per altri 47 indagati rimane un autentico tormentone , anche se la loro posizione rimarrebbe marginale rispetto all’intera vicenda.
“Esamineremo e valuteremo attentamente le motivazioni riportate dal collegio del Tribunale del Riesame di Messina presieduto dal giudice togato Maria Militello e intendiamo comunque presentare ricorso in cassazione”. E’ questa la considerazione espressa dagli avvocati della difesa nell’apprendere l’esito negativo della loro richiesta al Tribunale della Libertà di ridurre o sospendere le misure cautelari dei loro assistiti coinvolti nell’operazione “Camelot” promossa dalla Procura del tribunale di Patti nel quadro accusatorio di turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa nello scenario dell’ufficio tecnico comunale di Sant’Agata Militello. Lo schieramento dei difensori è così composto: gli avvocati Massimiliano Fabio e Giuseppe Mancuso difendono l’ingegnere Giuseppe Contiguglia) e Maria Grazia Meli Bertolone, l’avvocato Felice Gambadauro cura gli interessi del fratello architetto Carmelo (divieto di dimora a Rocca di Caprileone), l’avvocato Luciano Coppolino per l’architetto Nino Naso, e l’avvocato Alfio Pappalardo, difensore del cognato, ingegnere Calogero Silla.
Il Gip, Maria Scolaro e la titolare dell’inchiesta, procuratore capo Rosa Raffa, il 25 febbraio scorso avevano concesso un permesso all’ingegnere Giuseppe Contiguglia, per sostenere il colloquio finale nella sede della facoltà di Architettura dell’università di Palermo, per conseguire una seconda laurea, quella di Magistrale/Specialistica in “Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale”. Per termine di legge, sottolineano gli avvocati difensori, l’ingegnere Giuseppe Contiguglia, il prossimo 15 maggio, dopo tre mesi, non sarà più sottoposto al provvedimento cautelativo dei domiciliari e ritornerà libero in attesa della conclusione delle indagini.

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