CAPO D'ORLANDO. Arrivano buone notizie dall’incontro svoltosi a Roma tra i tecnici del Ministero per lo sviluppo economico ed il vice sindaco, Aldo Leggio, circa lo sblocco dei fondi per l’adeguamento del depuratore di contrada Tavola Grande. Dal maggio di due anni fa, infatti, è pronta la delibera di destinazione di 65milioni e 137 mila euro per dieci interventi su impianti di depurazione nel messinese, a valere sulle risorse regionali del Fondo per lo sviluppo e la coesione e sulle risorse "liberate" derivanti dalla programmazione comunitaria 2000–2006. Per il comune paladino sono previsti 1.350.000 euro per l’adeguamento dell’ impianto alle ultime normative ambientali ma sino ad oggi l’iter è rimasto impantanato tra i vari passaggi che hanno bloccato il reale stanziamento.
Accompagnato dal tecnico Carmelo Paratore, l’assessore Leggio ha fatto il punto con i due tecnici ministeriali ottenendo il via libera ad un’ultima progettazione esecutiva che punti a ridimensionare il vecchio progetto rendendolo ancor più compatibile alle esigenze cittadine, permettendo di usare i soldi anche per una sistemazione più complessiva e adeguata a quello che è l’attuale stato. Il depuratore, quindi, sarà portato a norma coprendo le esigenze di una popolazione sino a 40.000 persone (senza alcun problema nel periodo di massimo afflusso turistico). Inoltre, grazie ad una progettazione interna, eseguita proprio dall’ufficio tecnico, potranno essere risparmiati i fondi che sarebbero andati per le parcelle a professionisti esterni. Secondo quanto stabilito nella riunione al ministero, il comune presenterà il nuovo elaborato entro metà maggio con l’obiettivo di ottenere i fondi subito dopo l’estate.
Intanto, però, il depuratore rimane sotto sequestro a causa di una inchiesta di due anni fa che tende a verificarne l’efficienza. Una indagine che ancora non ha portato all’udienza preliminare e che comunque non ha pregiudicato il normale funzionamento dell’impianto che è affidato alla ditta che lo gestiva anche prima del blitz della polizia. Nei prossimi giorni, infatti si precederà allo smaltimento dei rifiuti non pericolosi presenti all’interno e prodotti dal processo di depurazione. Bisognerà quindi raccogliere il materiale ed apportarlo in discarica. Si tratta di circa 251 tonnellate di materiale. Già nei giorni scorsi il Comune aveva provveduto allo smaltimento dei fanghi presenti all’esterno dei letti di essiccamento tramite alcune ordinanze sindacali. L’intervento più corposo ed anche programmatico è quello della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete della acque bianche e nere che Palazzo Europa ha fissato per un periodo che va sino alla fine dell’anno 2014. La spesa prevista è di 72.000 euro.