PATTI. Non ci sono dubbi che si tratti di una vasta area che offre una brutta immagine di sè dalla seconda guerra mondiale. Inoltre il Comune è dotato da tanti anni di una progettazione per realizzare un consolidamento della via Garibaldi soprastante e nello stesso tempo un parcheggio. È altresì chiaro che però ci vogliono le risorse per l’esecuzione di questi lavori, per cui il nostro impegno continuerà ad essere quello della ricerca delle risorse necessarie». Lo ha detto il sindaco Mauro Aquino, nel corso di una intervista, spiegando nello stesso tempo che la somma di 1.157.489 euro rimasti inevasi dal contributo ottenuto all’indomani del terremoto del 1978, non può essere usata per bonificare e riqualificare l’area in questione. Gli importi, invece saranno al più presto spesi nel centro storico per il recupero di edifici pubblici e privati, in quanto con quei residui si possono ristrutturare edifici o strade pubbliche che sono state danneggiate durante il terremoto e che sono state inserite in un elenco approvato dal consiglio comunale nell’ottobre del 1978. «Il nostro impegno – conclude Aquino - è quello di trovare appena possibile i soldi necessari per togliere quel degrado». In concreto, si susseguono le amministrazioni, ma il degrado esistente nella parte bassa della via Nicolò Gatto Ceraolo, una delle più importanti della città continua ad essere sotto gli occhi di tutti. A distanza di ben 71 anni in questa zona il tempo si è come fermato, anzi il degrado e la sporcizia hanno preso nettamente il sopravvento. Tutto è rimasto simile o quasi come all’epoca del drammatico evento, ovvero all’ottobre del 1943 quando una delle ultime bombe lanciate dagli alleati, distrusse i fabbricati che rappresentavano il luogo di residenza dell’alta borghesia. Tutto ciò si trovava e si trova a due passi della centralissima piazza Marconi, essendo tra l’altro anche una delle arterie principali, che collega la città con la stazione ferroviaria, casello autostradale Messina – Palermo e statale 113. Eppure da tempo esiste un progetto, tanto che più volte è stato dato per imminente l’avvio della bonifica. Anche, la passata amministrazione Venuto, aveva messo in evidenza che era pronto un progetto, redatto peraltro da due illustri professionisti che prevedeva la bonifica e la riqualificazione dei quasi mille metri quadri dell’area, mediante la costruzione di un parcheggio di 20 posti macchina, ampi spazi da adibire a verde e parco pubblico, banchine per gli anziani, giochi per i bambini, il tutto per una spesa complessiva di quasi cinquecento mila euro. Da allora, le uniche voci che emergono sono la mancanza della somma necessaria, corredata anche dalla notevole difficoltà nel reperire i proprietari dei vari appezzamenti di terreno, che da tempo sono emigrati. «Naturalmente, tutto ciò non è assolutamente condiviso dagli abitanti del quartiere della popolosa via Nicolò Gatto Ceraolo, che all’unanimità, sostengono che tutte le amministrazioni succedutesi nel tempo hanno sempre avuto tutti i requisiti per espropriare il terreno, ma che in attesa di qualche soluzione, abbia soprattutto il dovere morale, di bonificare questo appezzamento di terreno, in modo da renderlo degno e consono di un paese civile».