MESSINA. Record di richieste di risarcimento per rottura di parabrezza sulle autostrade siciliane gestite dal Consorzio. Una lista che farebbe detenere ai tratti autostradali dell'isola, ma a quelli messinesi in particolare, una posizione da record in Italia. Nel 2013 le richieste di risarcimento presentate contro il Consorzio per incidenti avvenuti all'interno della Messina-Palermo, della Messina-Catania e della Siracusa-Rosolini sono state complessivamente 882. Di queste, ben 325, hanno riguardato i parabrezza delle auto che, mediamente, costano cinquecento euro per una macchina di medie proporzioni. I risarcimenti per i parabrezza sono costati nel 2013 ben 190 mila euro. Nei primi tre mesi del 2014 le richieste complessive di risarcimento sono state 72, ben 20 riguardano la rottura di un parabrezza. L'importo liquidato è pari a 12 mila euro. E c'è un altro particolare. Quasi tutti parabrezza si rompono sulla tangenziale che collega la città a Tremestieri, un tratto in pratica non controllato dal sistema delle barriere. Nella richiesta, di solito, si racconta di una pietra arrivata sul parabrezza che avrebbe causato la rottura. E di solito la richiesta è accompagnata dalla testimonianza di un passeggero. Un fenomeno molto sviluppato in realtà anche negli anni scorsi. Nel 2010 un anno da record: 2492 richieste di risarcimento, 645 da rottura di parabrezza e quasi tutte nella tangenziale di Messina. In questo caso quasi cinquecentomila euro. Un fenomeno talmente strano da indurre i vertici del consorzio, presieduto da Rosario Faraci, a presentare un esposto in procura ed alla guardia di finanza. Occorre capire, secondo il Consorzio, quanto ci sia di vero e quanto di simulato.
Certo è che le condizioni in cui versano le autostrade non aiutano a fare chiarezza. Ben 17, come riportato nell'edizione di martedì gli incidenti mortali negli ultimi sedici mesi: ben sette nei primi quattro mesi del 2014. Sei sulla Messina-Palermo: 1 vittima il 5 marzo, 1 il 27 aprile, 4 il 29 marzo. Uno sull'A18: l'1 gennaio. Nel 2013 i morti erano stati 10: 6 sulla Messina-Palermo e 4 sulla Messina-Catania. "In caso di sinistri - si legge nella carta dei servizi datata 2005 - una speciale task force del Cas si mobilita, assieme alle pattuglie della polizia stradale, per soccorrere i mezzi sinistrati per segnalati sinistri agli utenti, per liberare la rete autostradale dall'ingorgo causato dal sinistro, per assicurare la regolare circolazione delle altre autovetture, per assistere l'utente. In situazioni di emergenza le carreggiate o un tratto di autostrada potranno essere inibite all'utenza". E poi la parte che evidentemente è stata presa in considerazione da coloro che hanno chiesto i risarcimenti: “L'ufficio sinistri provvede all'istruttoria delle pratiche relative ai sinistri autostradali ed in genere alle richieste di risarcimento danni curando i rapporti con le società assicuratrici, fino alla riscossione dei crediti accertati, nonché alla trasmissione ai legali dell'ente per il recupero crediti nella fase del contenzioso. Il Cas svolge un'intensa attività di prevenzione promuovendo specifiche campagne di sicurezza alla guida". E infine: "La manutenzione e l'ammodernamento della rete autostradale è assicurata dal Cas con periodici piani di intervento i cui lavori vengono programmati per ridurre al minimo i disagi all'utenza”.