Messina

Giovedì 14 Novembre 2024

Longi, dona gli organi e salva quattro vite

LONGI. «Dobbiamo fare una cosa importante», aveva detto alla moglie mentre era in vita. La cosa importante era iscriversi all'Aido, l’associazione sulla donazione degli organi. Un gesto attuato dopo che un ictus lo ha strappato in maniera prematura alla vita. È una storia che commuove quella del quarantaduenne di Longi morto al policlinico. Gli organi dell’uomo, residente sui Nebrodi, restituiranno la speranza a due pazienti siciliani. Corrado Lazzara, 42 anni, aveva scelto in vita iscrivendosi all'Aido di donare in caso di morte gli organi. E così è stato. La moglie ha voluto raccontare la sua storia. Ha voluto diffondere le sue foto e far sì che il suo gesto fosse pubblicizzato il più possibile. Obiettivo far crescere la cultura della donazione. Far si che altri come il marito possano fare questa scelta in vita.
È stato eseguito nella notte tra lunedì e martedì al Policlinico il nuovo prelievo multiorgano. Così ci sono dei pazienti hanno ricevuto il fegato, il cuore e i reni di Corrado Lazzara, 42 anni, residente a Longi, piccolo comune nel parco dei Nebrodi. Il fegato è volato ieri mattina alla volta del Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna. Il cuore e un rene sono andati all'Ismett di Palermo, mentre l'altro rene al Civico di Palermo. È stata la famiglia a chiedere che il nome potesse emergere con chiarezza. Ancor di più perché Corrado era un donatore consapevole. Già in vita, infatti, aveva voluto «scegliere», iscrivendosi all'Aido, l'associazione italiana donatori di organi. Una volontà condivisa con i genitori e la moglie Sonia. Ed è lei di fronte a questo ennesimo gesto di amore a parlare con l'addetto stampa del policlinico Valeria Arena, di quanto sia importante e al tempo stesso consolante immaginare che altre persone possano vivere grazie alla sua generosità. «Il paziente - spiegano dal Policlinico - era stato ricoverato nel reparto di rianimazione diretto dal professore David il 23 aprile scorso con un quadro clinico già molto complesso a causa di una ischemia cerebrale. Il danno molto esteso al cervello ha poi determinato la morte cerebrale». «Sempre gioiso, appassionato di sport e di paracadutismo - raccontano i familiari - Corrado era un marito, ma soprattutto un papà esemplare, un papà supereroe per i suoi bimbi di 5 e 3 anni». «Mi piace pensare - ha sottolineato la moglie Sonia - che il suo cuore continui a battere per i nostri figli e se ciò è possibile è perché lui ha voluto che fosse così». Fino a tarda serata quando è arrivata l'équipe proveniente da Palermo per il prelievo, fuori dal reparto di rianimazione è stato un continuo viavai di parenti e amici, quasi un paese intero che ha accompagnato Corrado con un lungo applauso anche prima di entrare in sala operatoria. A seguire tutte le attività che hanno portato al prelievo è stato come sempre il centro coordinamento per la donazione di organi e tessuti dell'Azienda policlinico Martino, guidato da Francesco Puliatti e da Olivia Penna. «L'iscrizione all'Aido - ha detto ancora la moglie - è arrivata in un giorno qualunque, non eravamo ancora sposati; mi ha detto solo: dobbiamo fare una cosa importante».

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