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Milazzo, la vecchia stazione da salvare

MILAZZO. Si intravedono all’orizzonte, possibili prospettive di recupero immediato della vecchia stazione di piazza Marconi La vecchia struttura del centro mamertino è sempre più abbandonata ed è diventata l’habitat naturale per ogni tipo di animale mentre il suo futuro resta sempre una pesante incognita. Ma cosa ne sarà di questo importante immobile? Sarà venduto dall’amministrazione per fare cassa o sarà utilizzato dal comune per fini istituzionali? Difficile in questo momento dare una risposta.
Nel frattempo c’è chi ritiene che comunque la vecchia stazione, nell’immediatezza, possa essere recuperata. In tale ottica proprio col patrocinio del comune, l’associazione Maestrale ha promosso un dibattito pubblico a palazzo D’Amico, in programma sabato, chiamando al tavolo dei lavori alcuni professionisti per verificare alcune prospettive di rilancio. Alla riunione, alla quale parteciperanno il sindaco Carmelo Pino, il commissario della Provincia, Romano, il presidente della stessa associazione, Simone Magistri, interverranno Valerio Morabito, docente di architettura del paesaggio dell’Università di Reggio Calabria, gli architetti Alessio Merenda, Alessandro Perroni e Giuseppe Schepis, che si stanno occupando delle Green Ways in Europa con possibili attuazioni in Sicilia e l’architetto Alfredo Misitano che proporrà l’ipotesi di riconversione della tratta ferroviaria dismessa tra Gesso-Milazzo e Terme Vigliatore in pista ciclo-pedonale. Non c’è dubbio che, in occasione di questo ennesimo meeting verranno fuori idee encomiabili, anche se si dovrà tenere conto del dissesto finanziario dell’ente e, eventuali interventi si potranno solo effettuare con finanze private.

In ogni caso, bisognerà intervenire al più presto per evitare che il vetusto immobile continui a cadere a pezzi restando a disposizione dei vandali e dei tossicodipendenti che sovente si danno appuntamento proprio in questa struttura abbandonata. Eppure, qualche anno fa fu annunciata una ristrutturazione con i fondi messi a disposizione dall’allora ministro Angelino Alfano: tre milioni di euro per trasformare la vecchia stazione in palazzo di giustizia. I soldi, però, non sono mai arrivati nella città del Capo e, da Roma hanno fatto sapere che non è mai stata istituita alcuna pratica per questa trasformazione. In passato per ristrutturare la vecchia stazione era perfino giunta un possibile interessamento dell’industria petrolifera milazzese con un finanziamento di oltre un milione di euro; a quanto pare, però, il consiglio di amministrazione bocciò la proposta e, sulla vicenda calò nuovamente il silenzio.

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