MESSINA. Saranno spendibili tra due settimane i fondi per la messa in sicurezza del territorio tirrenico durante colpito dall'alluvione del 2011 quando pioggia e fango misero in ginocchio gran parte del territorio, provocando danno per 200 milioni. Saponara pagò il prezzo più alto, il 22 novembre sotto un'enorme frana caduta sulle case di contrada Scarcelli persero la vita tre persone, tra cui un bambino di 10 anni. Dopo una lunga attesa adesso sono in arrivo i soldi già stanziati. A rendere noto che tra 15 giorni i fondi, circa 30 milioni di euro svincolati a febbraio dal Governo, saranno spendibili è stata Nadia Luciano presidente del comitato dei cittadini «Per la Ricostruzione di Saponara».
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Messina, arrivano dopo tre anni i fondi post-alluvione
Il comitato, assicura Nadia Luciano, vigilerà affinchè «i fondi vengano spesi con parsimonia per la realizzazione di lavori che devono mitigare il rischio, garantire la sicurezza delle persone»
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