MESSINA. Scendono da 30 a 24 settimanali le ore di lavoro dei dipendenti delle cooperative Progetto Vita e Comunità per Vivere Insieme che si occupano di assistere e trasportare i disabili nelle scuole di tutta la provincia. Il sindacato Cisl Funzione Pubblica ha indetto lo stato di agitazione del personale contestando ai privati gli accordi che sarebbero stati disattesi. Gli addetti hanno deciso di dichiararsi in "fermento" per i ritardi e le disfunzioni che si sono accumulate negli ultimi mesi convocandosi in assemblea per decidere le azioni da intraprendere.
«C’è necessità – dichiarano Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp e Saro Contestabile Responsabile del Settore Servizi Sociali - di regolarizzare il rapporto rispetto alle ore lavorative prestate settimanalmente dai lavoratori e, quindi, avere riconosciute le spettanze maturate sino ad oggi». L’incontro che si è tenuto presso la sede della cooperativa - secondo quanto riferito dai cislini - non ha portato ad alcun risultato proprio perché «Vengono disattesi gli accordi raggiunti nei precedenti incontri. I lavoratori – continuano Emanuele e Contestabile – consapevoli che si tratta di un servizio essenziale e indispensabile continuano a garantire le attività ma nel dichiarare lo stato di agitazione, chiedono di regolarizzare le posizioni i lavorative nel rispetto degli accordi». La Cisl Funzione Pubblica ha invitato i lavoratori ad astenersi dal sottoscrivere documenti o accordi difformi a quelli raggiunti in sede congiunta e nel contempo ha chiesto al rappresentante del Consorzio di convocare un nuovo incontro sindacale per definire nei dettagli la vertenza ma soprattutto per evitare disservizi che potrebbero procurare danni alle famiglie degli utenti. «Riteniamo – concludono i dirigenti sindacali – che sia necessario anche l’intervento della Provincia Regionale quale committente e per essa il Dirigente del Dipartimento che ha curato tutte le fasi previste dai rispettivi bandi di gara». La Fp Cgil si è rivolta al prefetto Stefano Trotta e si trova su identiche posizioni della Funzione Pubblica Cisl contestando la riduzione delle ore.
Il commissario della Provincia Filippo Romano risponde: «La Provincia non può intervenire nell'organizzazione interna del personale delle cooperativa, la Provincia ha comprato sul libero mercato un servizio altrimenti l'avremmo gestito noi direttamente, noi paghiamo puntualmente le fatture alle cooperative e dunque questo è tutto un problema interno ai privati, qui decide il fornitore del servizio come e in quante ore settimanali per il personale svolgere le attività, noi abbiamo comprato un servizio secondo l'appalto e le cifre sono stabilite da un tariffario regionale, ricordo che prima della mia gestione alla Provincia il servizio era pagato il doppio di adesso, su questa vicenda ho anche presentato un esposto alla procura». Non sono esclusi nei prossimi giorni iniziative di protesta come quelle viste nei mesi scorsi quando il servizio era stato sospeso prima di essere bandito dalla Provincia con una nuova rivisitazione delle cifre da spendere. L'appalto era stato suddiviso in lotti per tutto il territorio provinciale dove le cooperative effettuano il trasporto e l'assistenza agli studenti disabili. I dipendenti hanno deciso di non fermarsi in attesa di ulteriori incontri e di novità visto che i lavoratori non hanno digerito il taglio delle ore di lavoro.
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