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Milazzo, in arrivo fondi per le aziende della zona industriale

MILAZZO. Ossigeno fresco per le piccole e medie aziende operanti nel comprensorio di Milazzo. Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato un bando da 90 milioni di euro per le quattro regioni del Meridione (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che hanno necessità di portare avanti nuove iniziative. Arriva, così, per le aziende operanti nell'hinterland milazzese, che hanno necessità di investire nelle aree Sin, cioè nei siti di interesse nazionale (Sin), una ghiotta opportunità.
Il termine ultimo per la presentazione delle istanze è stato fissato al prossimo 21 maggio. Nell'area messinese la zona interessata è proprio quella di Milazzo che rientra nel Sin, definizione che sta ad indicare una zona del territorio che necessita di interventi legati al risanamento ambientale. Si tratta infatti di territori in cui sono presenti sostanze inquinanti pericolose che causano un impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico e di pregiudizio per i beni culturali e ambientali.
I Sin sono individuati e perimetrati con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con le Regioni interessate. Come è spiagato nello stesso bando, «le proposte devono prevedere spese ammissibili comprese tra 200 mila e 3 milioni di euro e, l'aiuto consiste nella sovvenzione rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75 per cento».
I programmi ammissibili devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, cioè l'acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate, cioè magazzini e macchine, «in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell'attività economica oggetto del programma di investimento». È chiaro che le imprese, per ottenere le risorse, devono aver avviato le attività di bonifica e presentato almeno i risultati della fase di «caratterizzazione ambientale» e il programma di investimento deve determinare effettivi miglioramenti ambientali in termini di emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti. A tal proposito, va precisato che, per quanto concerne le sostanze inquinanti, «è fatto obbligo alle imprese beneficiarie di installare specifiche centraline di misurazione, ove non presenti, e assicurare benefici in termini di consumi energetici ed idrici».

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