MESSINA. Sette anni, tra il 2007 e il 2013, per raccontare come si è giunti al disastro dell'azienda trasporti. Ieri mattina nella sala Ovale di Palazzo Zanca il gruppo dei Progressisti democratici ha tenuto il convegno su "Mobilità urbana e Trasporto pubblico locale: problemi, iniziative e prospettive". L'incontro, aperto dall'ex dirigente del Comune, Francesco Barbalace, vicino ai Progressisti, ha visto riuniti allo stesso tavolo l'assessore alla Viabilità Gaetano Cacciola, l'ex presidente Atm dell'era Providenti, Gabriele Siracusano, il consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, l'ex assessore regionale Nino Bartolotta, i sindacalisti di Fit Cisl, Uiltrasporti, Orsa, Cub e Ugl.
La parte del leone l'ha fatta Giuseppe Frisone, già revisore dei Conti all'Atm, che nella sua relazione ha snocciolato come si è giunti al drammatico risultato di vedere in strada nel giro di sette anni appena una ventina di autobus e cinque tram su nove. Frisone non ha attribuito responsabilità all'amministrazione Accorinti anche se il messaggio alla giunta è quello di rilanciare l'ente e assumere provvedimenti importanti per migliorare i servizi.
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